Credito cooperativo
In Basilicata la finanza epica sceglie l’università
Quello nel titolo non è un refuso: il progetto di educazione finanziaria promosso dalla Fondazione Tertio millennio, volutamente strizza l’occhio alle narrazioni eroiche di cavalieri e poeti. E grazie all’Ateneo e alla Bcc lucana, per la prima volta, si rivolge agli universitari
«L’educazione finanziaria è la linfa della finanza cooperativa, una scintilla che va alimentata e tenuta accesa: è anche così che le Bcc diventano energia delle comunità». Si accende di passione la voce di Teresa Fiordelisi quando parla della funzione educativa di quelle che lei non esita a chiamare banche di comunità. Fiordelisi è presidente della Bcc Basilicata e vicepresidente del Gruppo Bcc Iccrea. «Le competenze e la consapevolezza finanziaria degli italiani sono inferiori, ancora oggi, alla media dei valori registrati nei maggiori Paesi europei» continua Fiodelisi.
Rimandati a settembre
Se fossimo a scuola la pagella degli italiani non lascerebbe scampo: in educazione finanziaria e assicurativa sarebbero lontani dalla sufficienza. L’ultimo Rapporto Edufin Index assegna all’Italia 56 punti su 100, in leggero aumento nel 2023 rispetto all’anno precedente (di un solo punto su cento). L’Osservatorio certifica che nel 2023 è aumentata del 7% la percentuale di popolazione che raggiunge la sufficienza, passando dal 34% del 2022 all’attuale 41%. Ma per Fiordelisi è ancora troppo poco: «sebbene ci siano stati dei significativi progressi negli ultimi anni, anche grazie al crescente interesse mostrato dalle istituzioni pubbliche e private, è fondamentale continuare a trasferire ai giovani le competenze finanziarie utili per programmare il loro futuro».
È fondamentale trasferire quanto prima ai giovani le competenze finanziarie utili per programmare il loro futuro
Teresa Fiordelisi, presidente Bcc Basilicata e vicepresidente del Gruppo Bcc Iccrea
Ripartire dagli studenti
«Per questo Bcc Basilicata ha scelto di abbracciare il progetto di Finanza Epica! della Fondazione Tertio millennio» racconta Fiordelisi. «Abbiamo deciso di creare una liaison anche con la partnership fra BCC Basilicata e l’Università degli studi della Basilicata, strutturata dal 2018 e che continua, coerentemente alla nostra missione di banca di comunità, a sostenere le capacità dei giovani e promuoverne la consapevolezza finanziaria».
La partnership fra l’università lucana e la Bcc Basilicata consentirà agli studenti anche di ottenere la certificazione internazionale Open Badge di BestR. L’azione si inserisce nel più ampio quadro disegnato dalla Commissione Europea sulla Financial Literacy, per aiutare le persone a prendere decisioni finanziarie oculate.
Se la finanza cooperativa va all’università
Per conoscere più da vicino il progetto che in Basilicata è ai nastri di partenza abbiamo sentito Marco Reggio, segretario generale della Fondazione Tertio millennio e responsabile comunicazione e knowledge sharing di Federcasse.
Come nasce Finanza Epica?
Il progetto è della Fondazione Tertio millennio, l’ente del terzo settore promosso all’interno del Credito Cooperativo. Finanza Epica – Educazione finanziaria cooperativa e mutualistica nasce dalla considerazione che nei percorsi tradizionali di educazione finanziaria sia del tutto trascurata quella esperienza originale, e di successo, della mutualità bancaria, della cooperazione mutualistica di credito che peraltro nel nostro Paese coinvolge attivamente milioni di persone. Questa è la lente con la quale presentiamo temi come il risparmio, l’uso responsabile del denaro, l’utilizzo delle carte di pagamento e molto altro.
Nei percorsi tradizionali di educazione finanziaria la cooperazione mutualistica di credito è del tutto trascurata
Marco Reggio, segretario generale della Fondazione Tertio millennio
Il percorso è pensato per gli studenti degli ultimi due anni degli istituti secondari superiori, ma in Basilicata per la prima volta proposto agli universitari, come mai?
Colgo l’occasione per ringraziare l’Università della Basilicata per questa sensibilità ed opportunità. L’obiettivo di fondo è di formare adulti consapevoli e responsabili sull’uso degli strumenti finanziari, mettendo in guardia anche dai tanti rischi. Ma anche di mostrare loro la possibilità di costruire uno sviluppo basato non solo sulla massimizzazione del profitto, cosa che come sappiamo crea disuguaglianze e conflitti sociali, ma sull’uso del denaro come strumento per garantire un benessere diffuso.
Quali sarà il filo rosso del corso?
A fare da fil rouge di tutto il percorso è la riscoperta della grande tradizione culturale dell’Economia civile. Una visione dell’economia che considera fondamentali elementi come la qualità della relazione, la partecipazione, la reciprocità, la cooperazione. Alla ricerca di quella che possiamo chiamare “pubblica felicità”. Riscoprendo, in tal senso, il pensiero che nacque nella Napoli di fine 700 ad opera di Antonio Genovesi. Gli altri tre moduli saranno dedicati al volere del risparmio, il budget personale e l’importanza dell’educazione finanziaria; banche di credito cooperativo, un sistema differente; pagamenti digitali.
In copertina foto di Casa Bcc, che ospiterà il corso il prossimo 9 e l’11 aprile. Foto di Bcc Basilicata
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