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Sicilia e Sardegna insieme contro le dipendenze di donne con figli e persone in doppia diagnosi

Un numero telefonico gratuito che risponde alle fragilità di chi fa uso di sostanze stupefacenti e ha sviluppato problemi di carattere psichiatrico. È nato dalla sinergia tra Casa Emmaus Iglesias e Casa dei Giovani di Bagheria, comune in provincia di Palermo dove ha sede. Un servizio che colma una mancanza di strutture, dedicate a questo tipo di utenza, che nel sud sta diventando un’emergenza

di Gilda Sciortino

Segna un passo fondamentale nel percorso contro le dipendenze patologiche il nuovo servizio di ascolto e orientamento telefonico inaugurato presso la comunità terapeutica Casa dei Giovani di Bagheria, in provincia di Palermo, realtà fondata nel 1983 da padre Salvatore Lo Bue, impegnata sul fronte della lotta alle dipendenze patologiche.

Grazie alla sinergia con Casa Emmaus siamo oggi nelle condizioni di rispondere alle esigenze di chi ha combatte ogni giorno con la dipendenza da sostanze e i disturbi di tipo psichiatrico

– Biagio Sciortino, direttore Casa dei Giovani

“Le due isole”, questo il nome del nuovo centro nel quale è racchiuso il senso di una sinergia con Casa Emmaus Iglesias, da 35 anni impegnata a prendersi cura delle persone che si trovano in situazione di grave marginalità sociale in particolare con problemi psichiatrici, dipendenze patologiche, detenuti, gravi povertà, migranti e minori.

«Collaboriamo da anni con Emmaus», afferma Biagio Scortino, direttore della “Casa dei Giovani”, «ma questa nuova tappa colma una lacuna poiché uno dei grossi problemi della Sicilia è che non ha strutture che si occupino delle doppie diagnosi, riguardanti soggetti che, insieme ai disturbi causati dal consumo di sostanze psicoattive, sviluppano disturbi di tipo psichiatrico. Questa mancanza porta le famiglie a cercare servizi e strutture in altre regioni, con notevole dispendio di energie e di denaro»

Il nuovo servizio funziona attraverso il numero gratuito 349.9772081, attivo 24 ore su 24, al quale si possono rivolgere in modo particolare donne alcoldipendenti o con problemi di dipendenze e minori a carico, uomini e donne con doppia diagnosi, persone con problemi alimentari.

«Abbiamo voluto creare un ponte tra la Sicilia e la Sardegna», aggiunge Giovanna Grillo, presidente di Casa Emmaus, «per fare in modo che i pazienti con questa fragilità possano essere confortati dall’idea di trovare un servizio che possa prendere in carico le loro esigenze.  La Sicilia, insieme un po’ a tutte le regioni del Sud, è ancora sprovvista di strutture in doppia diagnosi, quindi Bagheria come Palermo risentono di questa mancanza. L’idea di collaborare, dunque, può risultare vincente».

Le due isole” è sicuramente l’esempio più concreto di cosa si può fare quando si capisce che fare rete risponde in maniera più veloce e competente a un bisogno. E, quando parliamo di fragilità derivate dall’assunzione di sostanze stupefacenti, la professionalità unita alla velocità con cui si interviene fa la differenza e, in diversi casi, possono essere determinanti per salvare delle vite.

In apertura Biagio Sciortino insieme agli operatori del nuovo centro centro di ascolto (foto gentilmente concessa da “Casa dei Giovani”)