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Le religioni si incontrano ad Assisi per parlare di handicap

L' occasione della preghiera comune e' stata la giornata d' apertura di 'Caravan 2000' promossa dall'Istituto Serafico di Assisi

di Gabriella Meroni

Le religioni, nonostante le differenze, possono contribuire insieme a far crescere la solidarieta’ verso i disabili. Assisi, meta della storica giornata interreligiosa del 27 ottobre 1986 tra i rappresentanti di tutte le religioni, ha ospitato ieri un incontro tra buddisti, valdesi, luterani, musulmani e cattolici uniti dalla sensibilizzazione verso gli handicappati. L’ occasione della preghiera comune e’ stata la giornata d’ apertura di ‘Caravan 2000′, la manifestazione internazionale, promossa dall’ Istituto Serafico di Assisi, che fino a domenica prossima propone convegni, concerti, spettacoli teatrali ed anche esibizioni sportive di gruppi di disabili, provenienti da tutta Europa, con l’ obiettivo di accrescere l’i ntegrazione degli handicappati. L’iniziativa unisce idealmente Hadamar, citta’ tedesca, dove durante il nazismo furono uccisi 15.000 disabili, ed Assisi, dove Francesco abbandono’ la ricchezza per dedicarsi ai poveri e ai malati. Il vescovo di Assisi, mons. Sergio Goretti, ha sottolineato che ”si parla tanto di globalizzazione della finanza ma fatica a partire la globalizzazione della solidarieta’. Le differenze tra le religioni ci sono, ma tutti i credenti si devono impegnare per la pace e la solidarieta’. Occorre dare dignita’ ad ogni creatura: il pericolo di Hadamar non e’ superato. Non dobbiamo chiuderci in noi stessi ma aprire gli occhi. Bisogna far si’ che i punti in comune prevalgano sulle differenze”. Sabine Vosteen, pastore tedesca della chiesa valdese, disabile, ha ricordato che ”e’ attualissimo il problema dell’integrazione degli handicappati e di farli accettare veramente nella societa’. Molto e’ stato fatto ma altrettanto c’ e’ da fare anche perche’ quasitutti gli embrioni malformi vengono abortiti. Ma su cosa si basa il criterio per stabilire che una vita e’ degna di essere vissuta? Dio e’ il creatore dell’ uomo ma davanti a lui – ha concluso – siamo tutti uguali e deboli”. Sono intervenuti anche il pastore luterano danese, Kim Jacobsen, che ha evidenziato la necessita’ di ”far prevalere gli elementi simili” delle varie confessioni rispetto ”alle differenze” e il musulmano Adname Mokrani, ricercatore tunisino impegnato nel dialogo interreligioso, che ha letto ”la preghiera bisbigliata degli innamorati”. Era presente anche Michiko Nojiri, del centro buddista Urasenke, che, prima di una preghiera, ha detto che ”per capire gli altri bisogna essere aperti agli altri”.


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