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Msd aderisce a Dream contro la mortalità materna

Nel mondo ogni giorno 800 donne perdono la vita a causa delle complicanza di una gravidanza o di un parto. Contro questa emergenza s'impegna da anni la Comunità Sant’Egidio. La farmaceutica ha deciso di sostenerne gli sforzi

di Francesco Agresti

Nessuna madre deve più morire per far nascere suo figlio. Nel mondo ogni giorno 800 donne perdono la vita a causa delle complicanza di una gravidanza o di un parto. Le Nazioni Unite intendono ridurre la mortalità materna del 75% entro il 2015. Per contribuire a centrare questo risultato la Comunità di Sant’Egidio ha avviato in Mozambico, e in dieci Paesi africani, il Programma DREAM per contrastare la diffusione dell’AIDS e in particolare la trasmissione madre-figlio del virus dell’HIV.

La mortalità materna è causa di oltre 1 milione di orfani l’anno; nei prossimi anni, tre milioni di donne potrebbero morire per complicanze legate alla gravidanza e al parto.

Il 99% di questi decessi avviene in Paesi in via di sviluppo e in contesti a risorse limitate, dove la maggior parte potrebbe essere evitato se solo le donne avessero accesso all’assistenza durante la gravidanza e il parto. I bambini che sopravvivono alle madri hanno maggiori probabilità di morire prima dei due anni e gli altri figli sono 10 volte più a rischio di abbandono scolastico, cattiva salute e morte precoce. Inoltre, per ogni donna che muore al momento del parto, almeno altre venti rimangono disabili a vita.

«Senza cure appropriate solo la metà dei bambini che sono stati infettati per via verticale raggiungeranno il secondo anno di vita. Inoltre le madri sieropositive che arrivano al parto con un’infezione acuta nell’organismo vedono aumentato il rischio di decesso in gravidanza» spiega il direttore scientifico del Programma DREAM, Leonardo Palombi, docente di Igiene e Sanità Pubblica all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. «Nell’ambito del Programma DREAM, la trasmissione madre-bambino ad un anno si riduce dal 40% al 2-3% e i decessi materni vedono una flessione pari ad almeno il 70% di quelli osservati in donne senza terapia».

Il Programma DREAM prevede la somministrazione dei farmaci antiretrovirali e l’assistenza continuativa alle donne in gravidanza e nel periodo successivo alla nascita del bambino. Il sostegno non si concretizza solo nel trattamento farmacologico: prevede assistenza domiciliare, supporto alla famiglia, collaborazione di altre donne che seguono la donna in gravidanza a casa aiutandola ad assumere la terapia. Inoltre è importante il supporto nutrizionale.

«La mortalità materna è un’emergenza che si consuma lontano dai riflettori, ma costituisce una vera e propria catastrofe umanitaria, soprattutto in alcuni Paesi dell’Africa e dell’Asia del Sud con un impatto devastante sulla vita di milioni di persone ed un costo annuo per l’economia mondiale di 15 miliardi di dollari» ha sottolineato Pierluigi Antonelli, presidente e amministratore delegato di MSD Italia. «È una vera e propria piaga che va gestita dalla comunità internazionale, ciascuno facendo la propria parte: MSD ha deciso di avviare MSD for Mothers, un progetto molto ambizioso che, attraverso la collaborazione con rilevanti organismi internazionali e una serie di partnership pubblico-privato, punta a ridurre in maniera importante la mortalità materna mettendo a disposizione le migliori soluzioni possibili e le terapie più innovative».

«La partnership stipulata con MSD Italia», ha aggiunto Paola Germano, direttore esecutivo del DREAM, «ci permette di allargare il Programma dai Centri da noi gestiti a tutto il Mozambico, sulla base di un accordo con il ministero della Sanità del Mozambico coinvolgendo le strutture sanitarie pubbliche».


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