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Sfera Ebbasta, è lui il problema nella guerra alle droghe in Italia?

Intervista con Lucio Malan, senatore di Forza Italia che, insieme al collega Massimo Mallegni, ha presentato esposti in diciotto procure contro le esibizioni del trapper di Cinisello Balsamo, accusato di istigazione all’uso di sostanze stupefacenti

di Lorenzo Maria Alvaro

«Abbiamo presentato esposti a diciotto procure della Repubblica sul contenuto delle esibizioni del “cantante trap” Sfera Ebbasta chiedendo di verificare se in essi si possa ravvisare il reato di istigazione e proselitismo all’uso di sostanze stupefacenti». Recita così l’incipit di un comunicato congiunto dei sentori di Forza Italia, Lucio Malan e Massimo Mallegni. La ratio della decisione sta nell’articolo 82 della legge 309/1990 sulla droga che punisce “chiunque pubblicamente istiga all'uso illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, ovvero svolge, anche in privato, attività di proselitismo per tale uso delle predette sostanze, ovvero induce una persona all'uso medesimo, è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da lire due milioni a lire dieci milioni”. Il mondo delle dipendenze, dalle sostanze fino all’azzardo, in Italia è in aumento e molto complesso, come abbiamo raccontato sul numero del mensile di dicembre (Droga, Blackout Italia). Per capire come sia sottostimato il problema tra leggi sulla legalizzazione della marjuana (c’è pronto una disegno di legge del M5S) fino ai tagli dei fondi a tutti quegli ambiti che fanno da argine e presidiano il fenomeno (dall’istruzione al welfare, passando per famiglia, centri Sert e Ats), basta sapere che il Dipartimento Politiche Antidroga è in naftalina e non operativo ormai dal 2016. Per capire come Sfera Ebbasta diventi oggi il cuore della battaglia alla droga italiana Vita.it ha intervistato Lucio Malan.


Sentore ci spiega come nasce la sua scelta di presentare 18 esposti contro Sfera Ebbasta?
Con la tragedia di Corinaldo sono venuto a conoscenza di questa persona e della sua musica. Sono andato a verificare sul suo sito e i suoi social che in tutti i suoi testi viene affrontato il tema della droga senza mai una dissociazione neanche blanda. Anzi l’insieme della sua immagine pubblica è integralmente costruito sulla celebrazione di uno stile di vita dedicato alle sostanze. Ho ritenuto quindi ci fossero gli estremi per ravvisare il reato di istigazione all’uso illecito di sostanze stupefacenti con l’aggravante di rivolgersi a ragazzi giovanissimi.

Lei si riferisce all’articolo 82 della legge 309/1990. Ma prima di entrare nei tecnicismi vorrei chiederle, se posso, che musica ascoltava da giovane e che musica ascolta oggi…
Ascoltavo e ascolto tante cose. Mi piacevano i Rolling Stones, i Pink Floyd e Lou Reed…

Tutti questi artisti hanno parlato o parlano di droga, oltre che farne uso. La lista è lunghissima, possiamo ricordare anche i The Doors, Bob Marley, Beatles e in Italia Vasco Rossi, Afterhours fino a De Andrè con il suo Cantico dei Drogati. Perché questi artisti non raggiungono gli estremi per l’esposto e invece Sfera Ebbasta no?
A mio avviso la differenza è che gli altri artisti non si limitano a questo. Il loro messaggio non è esclusivamente incentrato sulla droga. E poi anche io ascolto Vasco Rossi, che apprezzo, e non è mai esplicito. In Coca Cola fa riferimento alla droga, ma lo fa metaforicamente. Fa solo allusioni e ammiccamenti.

Venendo alla legge è dunque questo il discrimine tra istigazione o induzione e narrazione?
A me pare evidente che Sfera Ebbasta canti la droga come veicolo di successo e desiderabilità. Poi naturalmente sarà un magistrato a stabilire se così è. Io mi sono limitato a fare un esposto. E a mio avviso ci sarebbe anche altre tipologie di reato visto che in alcune canzoni questo artista invita a guidare in stato di ebrezza o sotto l’effetto di stupefacenti.

Si riferisce a Tesla?
Esattamente. Una canzone in cui si esorta i ragazzi a guidare un’auto a 180 chilometri all’ora, possibilmente dopo aver consumato alcool e droghe…

Ma quella canzone è una metafora. La “Tesla” non è la macchina ma una pastiglia di ecstasy…
Non lo sapevo ma mi pare peggio ancora. Quindi o da un lato si invita a una guida folle oppure al consumo di droghe pesanti

No, il testo si limita a raccontare il trip successivo all’assunzione di quel tipo di ecstasy. Per questo non capisco come si ravvisi l’istigazione…
Le rispondo che su Wikipedia c’è scritto che a portare il Purple Drunk in Italia è stato proprio Sfera Ebbasta. A questo punto le faccio io una domanda: se non è istigazione questa cosa lo è?

Rilancio: ammettiamo anche che la musica di Sfera Ebbasta possa essere considerata induzione. Un privato cittadino è giustamente libero di fare gli esposti che ritiene. Lei però è un Senatore della Repubblica. Non pensa ci siano strumenti da immaginare e su cui impegnarsi per affrontare un tema tanto importante come quello delle dipendenze?
Secondo me vanno applicate le leggi che ci sono. Le sanzioni sono già efficaci oggi. Poi bisogna fare prevenzione. E Sfera Ebbasta è la cosa più distruttiva che ci possa essere proprio rispetto ad una comunicazione educativa.

Non le sembra invece che Sfera Ebbasta sia solo una buona chiave per capire lo scenario giovanile e i problemi che i nostri figli vivono. Oltre che magari farci porre qualche domanda sul nostro ruolo di educatori e di adulti?
Io non credo che i ragazzini di 12 anni che ascoltano quella musica siano interessati allo spaccato sociale o a letture critiche e sofferte sociologiche. Penso che vedano in lui un modello

Probabilmente invece vedono uno che li capisce. Non è possibile?
Guardi forse è vero che Sera Ebbasta apre gli occhi su un certo mondo. Ma è un mondo di cui lui è protagonista e che contribuisce a determinare. Senza una parola di dissociazione. Sui ragazzini ha molta più influenza dei professori e spesso dei genitori. Se è vero, come scrive in un suo articolo che ho letto, che ci sono madri che preferiscono sapere il figlio drogato che non sapere dov'è, cioè rinunciano al proprio diritto/dovere di educatrici e i padri sono assenti, lo Stato deve intervenire, almeno per quanto riguarda gli aspetti pubblici. Poi ci sono i genitori che preferiscono non avere il figlio drogato che hanno il diritto a non esporlo da minorenne all'esaltazione di quello stile di vita.

Era proprio questa la domanda. Un solo dato: è dal 2016 che il Dipartimento Politiche Antidroga non funziona. Questo senza contare gli innumerevoli tagli che indeboliscono proprio le famiglie e la scuola oltre che le realtà sociali. Sarebbe auspicabile che l’intervento dello Stato si concretizzi in azioni politiche più che con esposti contro un artista di 26 anni…
Io non sono mai stato al Governo e sono da 5 anni all’opposizione. Quando sarà Presidente del Consiglio o Ministro della Salute potrò fare azioni più specifiche.

Certo, ma da Parlamentare può comunque fare proposte concrete. E ce n’è bisogno…
Il discorso è molto lungo. È evidente che non ritengo che con questo esposto si risolva il problema. Ho solo ritenuto di intervenire perché mi è sembrato di intravedere un reato. Ha violato una norma e io l’ho segnalato. Le azioni da mettere in campo sono da un lato il reprimere lo spaccio, a tutti i livelli, aiutare famiglie e scuola a indurre principi positivi e naturalmente prendersi in carico le situazioni di debolezza


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