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Quando la Esse di Esg guarda dritto alla persona

I temi della sostenibilità sociale toccano sempre più l’organizzazione interna delle aziende. È il focus della nuova puntata della rubrica di VITA, con Alessandro Ferrari, direttore risorse umane di Coswell. Dal Bonus bebé allo Sportello di ascolto, il fil rouge dell’inclusività parte dagli uffici e, con Robert Swan, ha come orizzonte il pianeta

di Nicola Varcasia

La più grande minaccia al nostro pianeta è la convinzione che lo salverà qualcun altro, diceva Robert Swan, il primo esploratore polare a raggiungere sia il nord che il sud. Ma c’è molto da salvare, o meglio, da valorizzare, anche nei nostri “poli” produttivi, le aziende, dove le persone trascorrono gran parte del loro tempo. Nella nuova puntata della rubrica di VITA dedicata ai manager con competenze Esg, dialoghiamo con Alessandro Ferrari, direttore delle risorse umane di Coswell, azienda italiana presente sul mercato con marchi come Biorepair, Blanx, L’Angelica, Prep e Bionsen rivolti al benessere della persona. Un’azienda in forte crescita, con un fatturato consolidato 2022 di 245 milioni di euro contro i 174 milioni dell’anno 2021, pari a oltre il 40%.
Ferrari fa un’eccezione per VITA raccontando anche qualcosa di sé, a partire dalla sua citazione preferita, mentre di solito preferisce esprimersi con il suo lavoro di tutti i giorni: è lui, infatti, il regista di una strategia che, di pari passo  con lo sviluppo del business, si è posta l’obiettivo di rendere l’azienda un luogo sempre più appetibile e apprezzato per i nuovi talenti e per chi già ci lavora. Quindi più sostenibile anche da questo punto di vista.

Da dove è partito il suo percorso professionale?

Ho iniziato a lavorare organizzando corsi di formazione per piccole imprese artigiane, e ciò ha costituito un’ottima palestra di apprendimento per comprendere le persone e la realtà locale.

Come ha approcciato i temi della sostenibilità? 

Sono da sempre interessato ai temi di ambiente e sostenibilità. Da giovanissimo, con gli amici, fondammo un Panda club del Wwf nel mio quartiere. A metà degli anni Settanta era qualcosa di innovativo.

Questa passione è rimasta ben presente nel suo lavoro?

I progetti di sostenibilità aziendale si intrecciano in modo indissolubile con il senso e il significato del lavoro delle attività quotidiane che i nostri collaboratori svolgono. È stato pertanto un percorso naturale, perché la sensibilità e i progetti dell’azienda su questi temi sono strettamente legati alla motivazione al lavoro dei collaboratori. Diciamo, dunque, che mi sono trovato coinvolto nel dare continuità a quella che era già una linea aziendale.

In che modo?

In Coswell si è sempre data grande importanza alle persone. L’ascolto dei dipendenti e delle loro esigenze è alla base della filosofia della nostra azienda. Mettere le persone al centro per noi significa rapportarsi con loro stando in ascolto. È un approccio che ha portato alla creazione di un clima positivo e di un ambiente di collaborazione che influisce sul lavoro di ognuno. Questo aiuta la nostra crescita.

Qual è l’obiettivo delle iniziative rivolte ai vostri collaboratori?

Offrire un concreto aiuto in termini di servizi a loro e alle loro famiglie. È indubbio che questo influisce sulla serenità dell’ambiente di lavoro. Poi gli elementi del rispetto per l’ambiente e il clima ci sono connaturati e sono per noi strategici come ampliamente testimoniato dal nostro bilancio sociale.

Prima di addentrarci negli aspetti di sostenibilità sociale, quali sono gli obiettivi di natura ambientale che state perseguendo?

Il nostro impegno per il futuro si concretizza in un obiettivo di progressiva riduzione della plastica vergine nei nostri prodotti, delle emissioni di gas serra e sostenibilità dei siti produttivi. Perseguiamo quotidianamente questi obiettivi impegnando tutte le funzioni aziendali in un unico grande sforzo.

Può sintetizzare questo sforzo?

Abbiamo riprogettato e stiamo riprogettando a questo scopo impianti, prodotti e processi. I risultati già raggiunti sono incoraggianti e i dati del 2022 dicono più di mille parole: sono state complessivamente 648 le tonnellate di plastica vergine che non sono state immesse nell’ambiente nel 2022 per un totale di 2105 ton di Co2.

Con quali obiettivi si muove l’azienda e cosa fa in concreto, anche in dialogo con altre aziende su queste tematiche?

Anzitutto, c’è un progetto specifico, Ecoswell, varato già da alcuni anni, che coinvolge tutte le persone dell’azienda, i partner di filiera, gli stakeholder e i consumatori che quotidianamente ci sono fedeli scegliendoci. Le collaborazioni sono dunque molteplici e a vari livelli. Sul nostro sito è possibile trovarne svariati dettagli.

Passiamo alla “Esse”, Social. Perché secondo lei si punta tanto al work life balance?

Oggi, specialmente i giovani, cercano nel posto di lavoro il luogo dove applicare impegno e passione, soddisfazione e retribuzione adeguata ma anche quel fantomatico mix che per tutti significa desiderio di una vita che non sia solo lavoro. Credo sia questo che ne ha fatto un tema ormai praticamente imprescindibile dall’attività lavorativa.

Come vengono declinati nella vostra azienda?

Sul tema della Esse degli Esg abbiamo diverse iniziative in atto, per aumentare il benessere dei nostri collaboratori. La sostenibilità, infatti, non è solo ambientale ma anche sociale e personale. Una di queste è il Bonus bebè, uno strumento che intende favorire le nascite e conciliare tempo di vita e lavoro in un momento pieno di gioia ma anche di difficoltà per la famiglia.

Come funziona?

Quando arriva un nuovo bambino i genitori trovano un bonus una tantum in busta paga. Successivamente forniamo un contributo di 500 euro netti al mese a chi inserisce il bambino all’asilo nido, per tutta la durata del percorso. È un intervento che è stato attivato da inizio anno e che in qualche modo ha saputo anticipare gli interventi legislativi si solidarietà in atto a sostegno della famiglia.

Avete attivato anche altri servizi di sostegno ai vostri collaboratori?

Sono vari, cito anzitutto il progetto Mobilità green, con il quale abbiamo deciso di coprire il 50% delle spese dell’abbonamento di chi viene a lavorare con i mezzi pubblici. È una misura molto apprezzata, soprattutto dai collaboratori più giovani.

Mentre il Fondo di solidarietà?

È finanziato dall’azienda e contente ai nostri collaboratori di ricorrervi per far fronte a momenti imprevisti di difficoltà, ad esempio una malattia o altre emergenze. Ha lo scopo di finanziare spese impreviste legate ad un evento avverso. Le richieste sono valutate da un Comitato appositamente costituito di cui fa parte anche un rappresentante sindacale delle Rsu. Dopo la valutazione positiva del caso, viene erogato il contributo alla famiglia.

Assieme alla solidarietà, l’ascolto è l’altra parola chiave della vostra strategia. 

Questo è un principio generale, che cerchiamo di applicare nel lavoro quotidiano. Abbiamo tuttavia costituito anche uno sportello che si chiama proprio così, Ti ascolto. È gestito da psicologi professionisti che supportano i collaboratori che vivono un momento di difficoltà e sentono il bisogno del confronto e del supporto di un professionista. Il servizio è gratuito per i nostri collaboratori e garantisce l’assoluto anonimato.

Altre sfide aperte o progetti per ampliare ancora la “Esse” di Esg?

A livello di singoli progetti, stiamo sviluppando varie iniziative di prevenzione medica per i nostri collaboratori e continueremo ad offrire screening gratuiti su base volontaria, coerentemente con i nostri progetti di Benessere. In generale, Coswell da diversi anni punta con convinzione sulla sostenibilità così come punta da sempre sulla persona come punto nodale del proprio processo di crescita.


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