ProdurreBene

Banca Etica e la verginità perduta

È uscita l'edizione numero 81 della newsletter settimanale riservata agli abbonati e alle abbonate di VITA. In questo numero, l'inizio delle votazioni per la presidenza dello storico istituto di credito della società civile italiana in una campagna elettorale molto accesa, spesso troppo, che dice come i tempi siano cambiati, come non sia più il 1994, quando nasceva la cooperativa "Verso la Banca Etica". Una banca che marca ancora una notevole differenza con tutte le altre ma che ha perso l'innocenza. Si parla anche del rinnovo dei vertici Acri e dei grandi meriti del suo riacclamato presidente Azzone, il festival della cooperazione internazionale Codeway, del compleanno di Confcooperative, dell'inopinato smantellamento dell'area "Economia sociale" nella Dg Growe della Commissione europea

di Giampaolo Cerri

ProdurreBene è la newsletter settimanale di VITA per le abbonate e gli abbonati. Si occupa di impatto, Esg, responsabilità sociale di impresa, filantropia e, più in generale, di tutte le buone ragioni per un’economia più giusta. La cura Giampaolo Cerri, caporedattore del giornale.

Chiunque vinca, Banca Etica ha già un po’ perso. La sua verginità, per l’esattezza.
Da dopodomani, infatti, inizia il voto elettronico per il rinnovo della presidenza dell’istituto di credito di riferimento della società civile italiana, per arrivare all’assemblea di Bologna del 17 maggio.
I toni con cui i due candidati, l’ex-dg Alessandro Messina e il vicepresidente uscente Aldo Soldi, si sono confrontati, probabilmente hanno amato più d’uno fra quanti hanno seguito con interesse e simpatia questa esperienza che ha festeggiato lo scorso anno il quarto di secolo di esistenza.
Si erano da poco depositate le liste, la ReStart pro-Messina e la Partecipativa di Soldi, che già erano volati gli stracci, con accuse che hanno toccato il piano personale, e abbiamo finito con le accuse sulla regolarità del voto mosse da Messina, l’intervento della Banca che ha ricordato d’esser vigilata da Bankitalia e ventilato querele e la risposta di Soldi che parla banca «sotto attacco».
Potete leggere le due interviste che il nostro Nicola Varcasia ha realizzato con gli sfidanti, qui Messina e qui Soldi, e le analisi, precedenti, dei due programmi (qui).

Chiunque vinca – anche se Soldi è fortemente indiziato di essere il nuovo presidente che succederà ad Anna Fasano , a sua volta subentrata a Ugo Biggeri che si candidò alle scorse europee col M5s – chiunque vincerà, dicevamo, la Banca Etica del 1994, quando nacque la cooperativa, del “noi-tutti-amici-e-compagni-noi-che-cambiamo-il-mondo”, non c’è più. E forse è meglio così.

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