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Terzo settore

Caro-energia, a settembre le domande per i 100 milioni di contributo

Dopo quella per il fondo gestito dal ministero delle Disabilità, a settembre arriva anche la piattaforma per gli enti che non si occupano di anziani o di disabili. Per loro sono stati stanziati 100 milioni di euro. Ogni ente potrà ricevere al massimo 30mila euro. L'intervista al direttore generale della Direzione del Terzo settore, Alessandro Lombardi

di Sara De Carli

serie di contatori

Chi ha visto un +60% nelle bollette di luce e gas e chi addirittura un +350%. Lo scorso autunno il “caro-bollette” incombente terrorizzava gli enti non profit (qui il viaggio di VITA nelle Rsa alle prese con gli aumenti del costo dell’energia): con il dl “Aiuti ter” e “Aiuti quater” sono stati creati due diversi fondi a sostegno degli enti del Terzo settore, per un ammontare complessivo di 270 milioni di euro. Fino ad oggi però nessun ente ha ricevuto quei contributi straordinari, perché ancora non esisteva nemmeno la piattaforma per presentare domanda. La novità è che ora Invitalia ha pubblicato la piattaforma dove presentare le domande di contributo per uno dei due fondi, quello da 170 milioni di euro in capo al ministero della Disabilità, destinato ad alleviare il caro bollette per gli enti del Terzo Settore e gli enti religiosi riconosciuti che svolgono attività di assistenza per disabili e anziani. C’è tempo fino al 21 agosto per presentare domanda.

E gli altri enti, quelli che non si occupano di anziani o disabili? Loro – molti di più, potenzialmente – fanno riferimento a un altro fondo, in capo al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con una capienza di 100 milioni di euro. Quanto tempo ci vorrà ancora perché anche loro possano presentare domanda di contributo? E quali sono le novità in vista? Lo abbiamo chiesto ad Alessandro Lombardi, direttore generale della Direzione generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

A che punto siamo?

Pare innanzitutto opportuno precisare meglio il quadro regolatorio relativo ai due fondi istituiti con l’articolo 8 del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, convertito con modificazioni dalla legge 17 novembre 2022 n. 175. In considerazione dell’aumento dei costi dell’energia termica ed elettrica registrato nel terzo trimestre del 2022, l’articolo 8, comma 1, prevede il riconoscimento di un contributo straordinario in favore degli enti del Terzo settore iscritti al Runts, delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale coinvolte nel processo di trasmigrazione, delle Onlus iscritte nella relativa anagrafe e degli enti religiosi civilmente riconosciuti, che erogano servizi socio-sanitari e socio-assistenziali in regime residenziale o semiresidenziale per persone con disabilità. Il contributo straordinario è riconosciuto nei limiti delle risorse disponibili, pari a 170 milioni di euro per l’anno 2022. Una quota del Fondo, pari a 50 milioni di euro per l’anno 2022, è finalizzata al riconoscimento di un contributo straordinario destinato, in via esclusiva, in favore degli Ets che erogano servizi sociosanitari e socioassistenziali in regime semiresidenziale e residenziale in favore di anziani. La gestione di tali risorse è demandata al ministero per le Disabilità.

La convenzione tra il ministero del Lavoro e Invitalia è in fase di stipulazione. L’apertura della piattaforma è prevista settembre, successivamente a quella in gestione al ministero per le Disabilità. Tra le due misure infatti c’è divieto di cumulo

— Alessandro Lombardi

Il secondo fondo?

L’articolo 8, comma 2, del medesimo decreto legge n. 144 dispone, invece, un fondo per sostenere gli enti iscritti al Runts, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale coinvolte nel processo di trasmigrazione e le Onlus iscritte alla relativa anagrafe, diversi dai soggetti di cui al comma 1. Il fondo ha una dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2022. La gestione di tali risorse è demandata al Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Riepilogando, quindi, sono stati istituiti due fondi, per un ammontare complessivo di 270 milioni di euro.

Esatto. Un fondo da 170 milioni di euro di competenza del ministero della Disabilità, previsto dall’art. 8, comma 1 del Dl 144/2022  e suddiviso in due quote: 120 milioni destinati a Ets che erogano servizi sociosanitari e socioassistenziali in regime semiresidenziale e residenziale in favore di disabili e 50 milioni destinati ad Ets che erogano servizi sociosanitari e socioassistenziali in regime semiresidenziale e residenziale in favore di anziani. Il secondo fondo da 100 milioni di euro è di competenza del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ed è destinato agli Ets indicati all’art. 8, comma 2 del Dl 144/2022, diversi dai soggetti del comma 1.

Quali sono le procedure operative?

Le procedure operative sono state definite con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 febbraio 2023, registrato dalla Corte dei Conti il 3 aprile 2023 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale l’11 aprile 2023. Nello specifico, l’articolo 5 del dpcm individua Invitalia S.p.a. quale società in house di cui si avvale il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, previa stipulazione di apposita convenzione e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, ai fini del riconoscimento e dell’erogazione del contributo in questione. La convenzione tra il ministero del Lavoro e Invitalia ad oggi è in fase di stipulazione. Solo dopo che il provvedimento di approvazione della stessa avrà superato positivamente il controllo degli organi competenti, quali l’Ufficio Centrale di Bilancio e la Corte dei Conti, Invitalia S.p.a. procederà ad implementare la piattaforma che consentirà di presentare istanza di accesso al contributo. Parlo del fondo gestito dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Invitalia avrà il compito di predisporre la piattaforma per la presentazione delle istanze. Per accedere al contributo, il richiedente effettua la registrazione sulla piattaforma informatica “Contributo energia”, accessibile direttamente dal sito del ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Invitalia procederà inoltre all’attività istruttoria, a seguito della quale, con apposito provvedimento del ministero, si procederà all’individuazione dei beneficiari e dei relativi importi ad essi attribuiti. Successivamente Invitalia si occuperà dell’erogazione dei contributi nei confronti degli Enti destinatari del ristoro.

Quali sono le tempistiche attese per la piattaforma per tutti gli Ets che non si occupano di servizi residenziali e semiresidenziali per anziani e disabili? 

L’apertura della piattaforma per la presentazione delle domande è prevista per il mese di settembre, successivamente a quella in gestione al ministero per le Disabilità. Ciò sia per il maggior numero di enti potenzialmente interessati alla misura di competenza del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, sia per consentire di verificare con certezza il rispetto del divieto di cumulo fra le due misure. Infatti, un ente che ha ricevuto il contributo dal ministero per le Disabilità non potrà ricevere il contributo dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e viceversa. L’accesso alla piattaforma avverrà tramite Spid.


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A quanto ammonterà il contributo?

L’ammontare del contributo sarà quantificato in base all’art. 4 del dpcm dell’8 febbraio 2023, ovvero applicando all’incremento del costo – scaturito dal confronto tra le fatture relative ai primi tre trimestri dell’anno 2022 e quelle riferite ai primi tre trimestri dell’anno 2021 per i pagamenti all’acquisto di energia e gas naturale – una percentuale di liquidazione determinata, fino ad un massimo di 30mila euro pro capite e fino ad esaurimento del fondo dei 100 milioni di competenza di questo ministero. La percentuale di liquidazione sarà dell’80% dell’incremento se l’incremento del costo è pari al 100% o maggiore e poi si andrà a scalare. Verrà liquidato il 70% dell’incremento se l’incremento è compreso fra l’80% e il 99,99%; il 60% se l’incremento è compreso fra il 60% e il 79,99%; il 50% se l’incremento è compreso tra il 40% e il 59,99% e infine verrà liquidato il 40% dell’incremento se questo è compreso fra il 20% e il 39,99%.

La percentuale di liquidazione sarà dell’80% dell’incremento rispetto al 2021 se l’incremento del costo è pari al 100% o maggiore poi si andrà a scalare. Verranno liquidati fino ad un massimo di 30mila euro pro capite

Alessandro Lombardi

Come verrà stilata la graduatoria?

A conclusione dell’istruttoria sulle istanze pervenute, Invitalia predisporrà l’elenco dei soggetti ammessi a contributo secondo un ordine decrescente a partire dalla maggiore percentuale di incremento dei costi e dando priorità, nel caso di percentuale paritaria, al maggiore importo del costo sostenuto, fino ad esaurimento del fondo. Sulla base di tale elenco, il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali adotterà il provvedimento di concessione del contributo: una volta che quest’ultimo sarà stato registrato dalla Corte dei Conti, Invitalia potrà procedere ali pagamenti in favore degli enti ammessi al beneficio.

A quale percentuale di bisogno prevedete di poter rispondere, con i 100 milioni stanziati?

Confidiamo in una risposta da parte degli enti quantitativamente adeguata all’attenzione dedicata dal ministero al Terzo settore, anche in occasione di questo nuovo scenario emergenziale. In questa prospettiva, un ruolo importante di informazione dovrà essere svolto dalle reti associative e dai Csv.

Le considerazioni contenute nella presente intervista sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione.

Foto di Doris Morgan, Unsplash


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