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Comitato editoriale Fondazione Banco Alimentare

“In cucina io non spreco”, un alleato tra i fornelli

Il ricettario antispreco di Banco Alimentare realizzato in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di Assisi che contiene gustose ricette realizzate con avanzi e ingredienti di recupero. Uno strumento sottolinea il presidente Giovanni Bruno «importante dal punti di vista educativa rispetto al valore del cibo che consumiamo nelle nostre case»

di Redazione

È stata ideata da Fondazione Banco Alimentare, in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di Assisi, l’edizione 2024 del ricettario antispreco.  Intitolato “In cucina io non spreco” è un utile e prezioso alleato in cucina, per far sì che gli ingredienti rimasti nel frigorifero possano ritrovare una seconda vita ed essere trasformati, con un pizzico di originalità, in piatti sorprendenti. 

Il valore del cibo

Un modo – sottolinea una nota – per diffondere una migliore conoscenza del valore del cibo e del lavoro necessario per produrlo, restituendogli dignità e stimolando l’adozione in cucina di piccole accortezze come il riutilizzo delle parti meno “nobili” di frutta e verdura. Ridurre lo spreco in cucina inizia proprio da qui: dalla capacità di vedere una risorsa in ciò che verrebbe altrimenti considerato uno scarto.

La copertina del ricettario

«Siamo orgogliosi di questo ricettario perché è uno strumento utile per affrontare il tema dello spreco alimentare anche nel contesto domestico, di cui Banco Alimentare non si occupa direttamente», commenta Giovanni Bruno, presidente di Fondazione Banco Alimentare, «ma che è comunque importante per noi dal punto di vista educativo rispetto al valore del cibo che consumiamo nelle nostre case».

Quanto vale lo spreco di cibo

Si stima che lo spreco alimentare generi l’8-10% delle emissioni di gas serra globali, per questa ragione la riduzione degli impatti ambientali è un tema molto sentito dal Banco Alimentare. 

Nell’attività quotidiana vengono ridistribuite gratuitamente le eccedenze alimentari recuperate da tutta la filiera (ortofrutta, industria agro-alimentare, grande distribuzione, ristorazione) a oltre 7.600 organizzazioni partner territoriali convenzionate (mense, centri di accoglienza, case-famiglia, etc.), che offrono aiuto alimentare a 1.750.000 persone in difficoltà

L’impatto sull’ambiente

Questa attività di recupero ha anche un impatto concreto sulla sostenibilità ambientale: ogni kg di cibo non sprecato corrisponde a 1,76 kg di CO2 non emesse nell’aria.

Per richiedere il ricettario: info@bancoalimentare.it

In apertura un particolare del ricettario – foto da Ufficio stampa