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Cooperazione & Relazioni internazionali

In 50.000 manifestano che “Un altro mondo e’ possibile”

Con un corteo inizia ufficialmente il secondo forum sociale mondiale

di Roberto Bosio

Un corteo che ha riunito piu’ di 50.000 persone e una manifestazione – con alcuni momenti un po’ kitch – hanno dato il via ufficiale al secondo forum sociale mondiale. Preponderante la presenza dei brasiliani (anche perche’ avevano ben tre sound system), dopo gli argentini (con una buona dotazione di tamburi), mentre gli italiani erano sparsi un po’ dappertutto e quindi poco visibili. Pochi queli raccolti dietro allo striscione del forum sociale italiano, nonostante gli inviti fatti nella mattinata durante la riunione della delegazione italiana. Tra quei pochi molti politici: Lucio Manisco, Nichi Vendola, l’ex ministro del Lavoro Cesare Salvi e Francesco Martone dei Verdi (almeno sono quelli che ho visto io). C’erano (mi scusino quelli che non citero’, sarebbe impossibile non dimenticare qualcuno) i contadini indiani, tanti Sem terra, ONG come Oxfam o Global South, Via Campesina, sindacati come il CUT brasiliano, una parte della CIGL, partiti come il PT (partito dei lavoratori) o il PC brasiliano… C’erano pure due santoni che distribuivano foglietti. Hanno organizzato, nel quadro del forum, una meditazione all’alba (le 5.30) del 3 febbraio. Alla fine tutti si sono raccolti in un grande spiazzo verde per l’annuncio ufficiale dell’apertura del forum, e i discorsi di rito delle autorita’ e degli organizzatori del comitato “gaucho”. Qui si sono registrati alcuni momenti un po’ trash, come quando il governatore del Rio Grande do Sul e’ salito sul palco vestito da gaucho, mentre un coro di bambini di strada cantava l’inno del forum, dal titolo, indovinate un po’, di “Un altro mondo e’ possibile”… Ma i brasiliani si sanno far perdonare anche questo.


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