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Formazione e Autismo

In questa scuola gli studenti Asperger sognano le professioni 4.0

Scuola Futuro Lavoro valorizza le abilità dei ragazzi con disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento proponendo una formazione post diploma specifica in Filmmaking, Digital Animator, Cyber Security, Ict Developer, Visual Effects. Le aziende sono coinvolte inoltre nella formazione e nei tirocini

di Sabina Pignataro

Ventisei proposte didattiche e 277 alunni già formati di cui l’80% con sindrome di Asperger. Sono i numeri di Scuola Futuro che, a Milano, propone un sistema di didattica inclusiva pensato soprattutto (ma non solo) per valorizzare le abilità di maggiorenni con disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento e conferire loro una specializzazione post diploma di alto valore.

Avviata quattro anni fa, per iniziativa della Fondazione Un futuro per l’Asperger Onlus, la scuola ha realizzato una formazione specialistica in ambito Media Design e Information Technology. L’offerta formativa e la didattica sono studiate per dare forza e potenziare le abilità individuali dei ragazzi Asperger, ed accompagnarli verso un futuro lavorativo che trasformi le loro peculiarità in punti di forza professionali.

A partire dalla loro riconosciuta predisposizione e abilità per la tecnologia, Scuola Futuro Lavoro li prepara a svolgere professioni creative, contemporanee e mansioni 4.0 dove la parte IT, che risulta essere tra le più richieste dal mercato del lavoro, è predominante. Attualmente sono in corso l’indirizzo di Filmmaking, Digital Animator, Cyber Security, Ict Developer, Visual Effects. La maggior parte dei corsi viene erogato con accreditamento regionale conferendo al termine certificazioni di competenze equiparabili al V° livello dell’European Qualification Framework.

Primo istituto a caratterizzarsi per l’adozione di accorgimenti strutturali e ambientali congeniali alle fragilità sensoriali degli alunni, sia per l’impiego di strategie didattiche rispondenti ai loro bisogni educativi speciali, la Scuola è arrivata alla quarta edizione di corsi, inaugurando l’attuale anno didattico con 61 iscritti, che portano con sé oltre al desiderio di abilitarsi tecnicamente e socialmente e di imparare una professione ricercata nel mercato del lavoro,  anche,  troppo spesso,  un bagaglio di insicurezza e incertezza per il futuro  percepito senza soluzione di continuità con il passato scolastico.

L’integrazione degli alunni è perseguita attraverso la formazione di classi eterogenee, dove il mondo Asperger e quello neurotipico convivono grazie a una didattica inclusiva costantemente impegnata a preservare condizioni di apprendimento ottimali destinate ad appianare le difficoltà. La Scuola offre accortezze didattiche, strutturali e ambientali per rispondere alle singolari esigenze degli studenti Asperger. Le aule, rivestite da pareti fonoassorbenti in legno, sono studiate per massimizzare l’apprendimento, eliminando ogni fonte di distrazione e garantendo un ottimo livello di agiatezza.

Un’aula della scuola con pareti e luci ad hoc

«Lo sviluppo di condizioni atte a facilitare l’autonomia e indipendenza dei ragazzi diventa allora un’urgenza e non può prescindere dalla realizzazione di progetti educativi integrati con seminari destinati a migliorare anche le competenze relazionali, le capacità espressive, comunicative e sociali degli studenti», ricorda il presidente della Fondazione Massimo Montini.

Per raggiungere l’obiettivo di offrire una reale opportunità̀ d’inclusione lavorativa, il progetto formativo prevede il coinvolgimento delle imprese e seminari integrativi dedicati all’acquisizione di competenze trasversali. Contestualmente, affinché le aziende possano attuare le circostanze ottimali d’impiego, è prevista un’adeguata formazione dei referenti aziendali e delle agenzie per l’impiego.

Per approfondire leggi il magazine di novembre di VITA

“Intelligenza Speciale”, l’inchiesta di questo numero del magazine di novembre che puoi scaricare dallo store di VITA, risponde a questa domanda affrontando il tema da tre diverse prospettive. 

Per le foto si ringrazia: Scuola Futuro Lavoro


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