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Evviva i padri che inciampano. E ripartono

La rubrica #LibridiVITA di oggi è dedicata ai padri. Quelli (più) umani, abitati da un caleidoscopio di emozioni, vissuti, attese, speranze, paure. I titoli che abbiamo scelto li raccontano nel loro incespicare. Nel loro desiderio di esserci molto di più. E molto di meno

di Sabina Pignataro

La rubrica Libri di oggi è dedicata ai padri. Sorreggere, sollevare, accogliere, portare, trasportare. Per molto tempo abbiamo letto di padri tutto d’un pezzo, granitici come colonne greche. Negli ultimi anni si sta facendo largo una narrazione diversa: quelle di padri (più) umani, abitati da un caleidoscopio di emozioni, vissuti, attese, speranze, paure. I libri che proponiamo oggi raccontano questi padri qui. Nel loro incespicare. Vacillare. Nel loro desiderio di esserci molto di più. E molto di meno.

Fame d’aria
di Daniele Mencarelli
Mondadori
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Il primo sorriso. Il primo dentino. Lo svezzamento, poi il gattonamento, la lallazione…Poi venne la notte. Questa è l’immagine che Pietro ha del suo passato. Scese, senza furia, un tanto al giorno, una tenebra più fitta della morte. Il ragazzo ha il viso di sua madre. Ha la delicatezza dei suoi lineamenti, la stessa carnagione di latte. Soltanto, lui è come vuoto. Un corpo vuoto, dondolante”. «Lui è Jacopo», ripete il padre. «È autistico, a basso funzionamento, bassissimo. Significa che non parla, non sa fare nulla, si piscia e caca addosso». Di solito davanti a queste parole cala il sipario. Per tutti. Ma mai per suo padre.

Nel nostro fuoco
di Maura Chiulli
Hacca edizioni
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Nel nostro fuoco è la storia di un'incapacità ad accudire, di una paternità difettosa. Quella di Tommaso, un uomo che non investiga, non cerca il senso delle sue scelte. Incapace di darsi. Di offrirsi. Uno che se sente il dolore scappa, riuscendo a dare retta solo a una specie di voce severa e giudicante che viene dal suo passato. Disprezza il caos, o meglio lo teme, come tutto ciò che non può controllare. Finché un giorno arriva un inciampo, un guasto. Una figlia, Nina, che tradisce ogni loro aspettativa, che non cresce come gli altri bambini, che non parla, che pare assemblata coi pezzi peggiori del padre e della madre.

Il figlio del figlio
di Marco Balzano
Einaudi
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Un nonno, un padre, e un figlio: tre uomini che tirano le somme della propria vita si ritrovano ad attraversare l’Italia da nord a sud per andare a vendere la casa di famiglia. Ognuno porta con sé con i propri imbarazzi, affetti, difficoltà. Il viaggio diventa, inaspettatamente, l’occasione per cucire e strappare allo stesso tempo i rapporti tra le tre generazioni, marcare le distanze, i punti di contatto.
«Nonno Leonardo cercava un porto sepolto. Invece io, che in quella città avevo solo ricordi di bambino e di ragazzo – niente memoria concreta, solo atmosfere – non potevo che rimanere in silenzio aspettando di afferrare al volo un loro ricordo per tradurlo nella mia lontananza da quel passato. Questa fu la cosa più bella di quel viaggio, tradurre per capire quello che ancora mi appartiene. Quelo che è mio nonostante sia soltanto un riflesso».
Da pochi giorni è in libreria anche Ti ricordi, papà? Un albo illustrato sulle piccole cose e i gesti quotidiani che costruiscono la relazione tra genitori e figli. (illustrazioni di Riccardo Guasco, Feltrinelli)

Il giro dell’oca
di Erri De Luca
Feltrinelli
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Un dialogo tra un uomo che non è mai diventato padre e un figlio che non è mai nato…
Il padre racconta al figlio ciò che avrebbe sempre voluto dirgli, ma fu abortito da una madre giovane. E per questo mai esistito, potenza mai volta in atto.
«Sei adulto, non so niente di com’eri prima. Non ti ho rimproverato per un gioco rischioso da bambino, né toccato la febbre sulla fronte. Ci troviamo stasera a tavola, per cena. Una donna in gioventù mi disse di avere abortito. Era un amore e un tempo che non si poteva e non si badava a vita privata.
Gravidanza era allora buttare un figlio in pasto al mondo. Tu non sei quel figlio, pezzo di vita in viaggio, scavato col cucchiaio. Poi lei non ne ha potuti avere. Sei uno straniero, figlio, quanto la luna in cielo la mattina, che resta ancora dopo il tramonto della notte. Ti racconto un poco di vita scivolata.

Le tre del mattino
di Gianrico Carofiglio
Einaudi
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Un padre e un figlio. E un viagglio, a Marsiglia, dove una serie di circostanze inattese li costringerà a trascorrere insieme due giorni e due notti senza sonno. È cosí che il ragazzo e l'uomo si conoscono davvero, per la prima volta. Nel corso di questi giorni ognuno dei due protagonisti ha modo di apprendere dell’altro qualcosa che ignorava, o che aveva voluto ignorare, completamente: Antonio scopre un uomo colto, sensibile e amante della musica, che prima di essere uno stimato matematico è soprattutto un uomo, anche se un po’ stanco e ormai arrivato ad un’età in cui ambizione e sicurezza di sé hanno ceduto il passo al dubbio e alla sensazione di aver perso di vista il senso vero della vita; a sua volta il padre vede il figlio, per la prima volta, sotto una luce nuova, ne coglie aspetti di maturità e, addirittura, di una genialità che il ragazzo si era sempre premurato di nascondere, quasi a prendere le distanze da quel padre ingombrante. Nel 2022 è uscito anche “L’ora del caffè. Manuale di conversazione per generazioni incompatibili”, scritto insieme a sua figlia Giorgia Carofiglio

La bambina ovunque
di Stefano Sgambati
Mondadori
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«Ci considerano importanti come l’estintore rosso al muro subito appresso alla Gioconda». Così Sgambati descrive il suo vissuto durante il percorso di procreazione medicalmente assistita.
Anche un padre “aspetta” un figlio, ma, all’opposto di una madre, “non percepisce i movimenti fetali, non perde per un istante il respiro mentre capisce che un altro essere vivente lo abita, poiché nessuno lo abita: in un padre non c’è posto. Né sente la vita che arriva: se la ritrova”.
Ancora di più se la coppia affronta una procreazione medicalmente assistita in tutte le sue tappe: la prima sussurrata idea e le mille discussioni che porta con sé, il primo tentativo razionale di mettere al mondo un figlio, la frustrazione di fronte a quell’embrione che non si decide a formarsi, gli esitanti “Che vuoi che sia”, i terribili “Arriverà”, l’enormità di una madre che non riesce a essere madre.

Due milioni di baci
di Alessandro Milan
DeA Planeta
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Alessandro Milan racconta la quotidianità, le emozioni, le gioie e i dolori di un padre rimasto solo a crescere due figli quasi adolescenti a volte ragazzi geniali, altre capricciosi e insofferenti, con i loro silenzi, i capricci, le domande scomode. La situazione peggiora quando Alessandro comincia ad avere paura di perdere anche la propria madre. Una paura forte, che riporta a galla ricordi d’infanzia e ferite dimenticate. Amici vecchi e nuovi lo aiuteranno a risolvere i problemi pratici e a curare le ferite dell’anima. In una tenace voglia di riabbracciare nuovamente tutti i colori della vita. In queste pagine c'è la voglia di un padre di non perdere ogni singolo istante di vita dei propri figli, che crescono a vista d’occhio, il desiderio di un figlio di esprimere l’amore per sua madre.

Per bambini e ragazzi

Mira
di Sabine Lemire e Rasmus Bregnhøi
Traduzione di Claudia Valeria Letizia e Eva Valvo
Sinnos edizioni
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Mira vive con la mamma single (ma con numerosi fidanzati) e sogna di conoscere suo padre, che incontra per la prima volta a 11 anni, quando scoprirà di avere un fratello più piccolo, Bror.
Questo graphic novel, appena presentato alla Bologna Children’s Book Fair, ci porta a vivere insieme a lei speranze, disillusioni e scoperte che all’età di Mira diventano un turbinio di emozioni e tentativi di razionalizzarli. Dietro c'è il racconto di famiglie allargate, separazioni, riconciliazioni.
"Chissà se mio padre mi vuole bene come a Bror. Ancora non mi conosce tanto. Si può volere bene a una persona che non si conosce granché? Certe volte da loro mi sento un'ospite ed è una sensazione assurda. Perciò mi chiedo cosa sia in fondo una famiglia".
Mira è una serie di grande successo in Danimarca, arrivata a 7 titoli e già tradotta in altri 11 paesi. Questo secondo libro è stato candidato al Premio Orla come libro più bello da sfogliare.

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