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Riforma non autosufficienza, il momento della verità: un webinar

Entro metà marzo il Governo è intenzionato ad approvare in via definitiva il decreto legislativo che ridisegna l'assistenza agli anziani non autosufficienti. Una finestra di tempo da sfruttare per migliorare un testo che, ad oggi, non è adeguato alle attese. Mercoledì 14 febbraio ne parliamo in un webinar su VITA

di Sara De Carli

Una badante aiuta un anziano a camminare nel parco

È partito il countdown per l’approvazione in via definitiva del decreto legislativo sulle politiche in favore delle persone anziane, che comprende anche la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Il decreto legislativo è stato approvato lo scorso 25 gennaio dal Consiglio dei ministri e ha iniziato oggi il suo iter in Parlamento, incardinato alla commissione Affari sociali della Camera.

Relatore del testo sarà Ugo Cappellacci (Forza Italia). Entro questo fine settimana i gruppi parlamentari dovranno far pervenire alla presidenza le richieste dei soggetti da audire: un segno evidente della volontà del Governo di portare a casa presto, anzi prestissimo, l’approvazione definitiva, entro la metà di marzo. Qui il testo dell’atto trasmesso al Parlamento e qui il dossier di documentazione relativo.  

Una riforma ancora troppo timida

Il decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri deve concretizzare quella “rivoluzione” che 3,8 milioni di anziani non autosufficienti attendono da 25 anni, disegnata nelle sue linee un anno fa dalla legge delega 33/2023. Lo abbiamo già scritto: il testo, così com’è, non basta a rispondere alle attese dei 3,8 milioni di anziani non autosufficienti d’Italia e dei loro familiari. Si fanno anche dei passi indietro rispetto a quanto già era stato disegnato nella legge 33/2023.

Ma cosa c’è esattamente nel testo di questo decreto, così lungo, tecnico e complesso? Come e quanto la riforma cambierà davvero la vita degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie? Su quali punti, nel suo breve passaggio in Parlamento, il testo deve essere migliorato?

Parleremo di tutto questo mercoledì 14 febbraio nel webinar “Riforma non autosufficienza: il momento della verità”. Appuntamento dalle ore 17 alle ore 18.30 in diretta sulla pagina Fecebook e LinkedIn di VITA.

Al webinar di VITA interverranno Franco Pesaresi, Azienda pubblica servizi alla persona di Jesi; Franca Maino, Università degli Studi di Milano; Luca Degani, Uneba Lombardia; Eleonora Vanni, Legacoopsociali; Annalisa Mandorino, Cittadinanzattiva e Dario Di Vico, giornalista. Modera Sara De Carli, giornalista di VITA.

La promessa di più risorse

Proprio oggi Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, in un convegno organizzato a Palazzo Giustiniani sulla legge 33/2023 e i suoi decreti attuativi ha detto che «La riforma anziani è un punto di partenza e non di arrivo e dà finalmente certezza normativa a 14 milioni di persone anziane con una legge quadro che cambia innanzitutto il paradigma culturale e vara un nuovo welfare per questa stagione della vita. Il testo definitivo del decreto, ora all’esame delle commissioni parlamentari, arriverà entro il 15 marzo. L’attuale spinta demografica ci richiedeva una riforma quadro da oltre 20 anni. Arrivarci non è stato semplice né scontato ed è la certezza di una base solida per un’architettura che è tutta da costruire secondo i pilastri della riforma. Siamo pienamente consapevoli che le risorse non bastano, ma è un avvio e lo stanziamento di oltre un miliardo sconfessa chi credeva che avremmo varato un decreto a risorse zero. Siamo già al lavoro per trovare altri indispensabili finanziamenti, anche in vista del Def di aprile, innanzitutto operando per sbloccare risorse incagliate».

Siamo pienamente consapevoli che le risorse non bastano, ma è un avvio e lo stanziamento di oltre un miliardo sconfessa chi credeva che avremmo varato un decreto a risorse zero. Siamo già al lavoro per trovare altri indispensabili finanziamenti

Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali

Il Forum del Terzo settore: «il testo non ha la portata attesa»

«La riforma dell’assistenza agli anziani e alle persone non autosufficienti, riguardando complessivamente ben 10 milioni di italiani, rappresenta un passo fondamentale nella direzione di un welfare di qualità e maggiormente inclusivo. Dopo aver salutato con favore la legge delega varata lo scorso anno, e alla luce del decreto attuativo recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, il Forum Terzo Settore ritiene necessario che si dia spazio alla massima condivisione con tutte le istituzioni coinvolte, comprese le Regioni, e con il Terzo settore, affinché la riforma abbia un significativo impatto sulla vita materiale delle persone e delle famiglie a cui è indirizzata, e sia effettivamente all’altezza del progetto originario. Auspichiamo quindi quanto prima un confronto con il Parlamento, il Governo e i ministeri competenti», dice Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore.

Il testo del decreto che stiamo esaminando contiene elementi sicuramente positivi ma non sembra avere la portata attesa per anziani, non autosufficienti e loro familiari

Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo settore

«Il testo del decreto che stiamo attentamente esaminando contiene elementi sicuramente positivi ma, anche in considerazione delle risorse non adeguate attualmente previste, non sembra avere la portata attesa per anziani, non autosufficienti e loro familiari. Pensiamo, in particolare, alla necessità di realizzare l’integrazione sociosanitaria e di dare maggiore e diverso respiro alla nuova prestazione universale, per evitare che si limiti a raggiungere solo una ristrettissima platea di beneficiari. Su questi e altri fronti, il Forum Terzo Settore offrirà volentieri il proprio contributo in termini di visione, competenza ed esperienza sui territori», conclude Pallucchi.

Foto Sintesi


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