Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Salute mentale

Rizzi (Soleterre): «Occorre istituire lo psicologo di base»

Per far fronte al crescente disagio dei più giovani il presidente della fondazione propone di accreditare professionisti privati al Servizio sanitario nazionale

di Nicola Varcasia

L’80% dei bambini e adolescenti non ha accesso al supporto psicologico fornito dal Servizio sanitario nazionale, ma solo a pagamento. Ad oggi, ci sono 2,8 psicologi ogni 100 mila abitanti nei consultori; 2,2 ogni 100 mila negli ospedali. Ma ne servirebbe uno ogni 1500. A livello di psicologi e psicoterapeuti privati, ce ne sono tre ogni 1500 abitanti. Sono i dati del Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi citati da Damiano Rizzi, psicoterapeuta, fondatore e presidente di fondazione Soleterre, all’interno dell’iniziativa Milano 4 mental health.

Non possiamo assistere inerti alla distruzione del Sistema sanitario nazionale nel suo accesso gratuito alle cure mediche

Damiano Rizzi

Numeri che fanno emergere quanto siamo lontani da una piena copertura del bisogno: «Per avere lo psicologo di base – e non credo che quello per le cure primarie sia la soluzione – occorre accreditare i privati al Ssn come si fa con i medici di base. Solo così sarà possibile in una decina di anni avere la stessa facilità di accesso alla psicologia come avviene con pediatra e medico di base», ha spiegato Rizzi.

Scelte politiche

L’analisi del presidente della fondazione impegnata anche all’estero in azioni di supporto in particolare per i bambini oncologici, prosegue: «Non possiamo assistere inerti alla distruzione del Sistema sanitario nazionale nel suo accesso gratuito alle cure mediche. Se continuiamo ad accettare la realtà, caratterizzata da una riduzione continua di risorse per il Ssn, non cambierà nulla e non si arriverà all’istituzione della figura dello psicologo di base. Bisogna essere molto più grandi dei problemi a cui far fronte. Le scelte politiche sono cruciali in questo contesto: è necessario che la coerenza politica corrisponda alla volontà di investire in questo campo, e non vederlo meramente come un costo in più riversato sul Ssn», conclude Rizzi che è intervenuto presso lo Spaziolab della Triennale di Milano, nell’incontro dal titolo: Lo psicologo di base: a che punto siamo? Ruolo e percorsi nel mondo sanitario di domani”a cui hannopreso parte anche la presidente dell’Ordine degli psicologi della Lombardia, Laura Parolin, il segretario provinciale della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie Alessandro Politi, l’onorevole Rachele Scarpa, promotrice dell’intergruppo parlamentare per la tutela del benessere psicologico e della salute mentale e Marco Papa, direttore dell’Area salute e servizi di comunità del Comune di Milano.

Foto in apertura di Priscilla Du Preez 🇨🇦 su Unsplash


Scegli la rivista
dell’innovazione sociale



Sostieni VITA e aiuta a
supportare la nostra missione



Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA