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Il caso

Stati generali della natalità, Acli: «Clima di scontro inaccettabile»

Per le associazioni cristiane, necessario «recuperare uno spirito di dialogo costruttivo, evitando inutili provocazioni e forzature». La solidarietà alla ministra Roccella e agli organizzatori

di Alessio Nisi

La libertà «di espressione e il diritto di parola sono due pilastri della nostra Costituzione ma anche di ogni democrazia. È inaccettabile che venga negato di esprimere le proprie opinioni, come è successo con il ministro Roccella, a cui va la nostra solidarietà», le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani – Acli.

Inaccettabile clima di scontro

«È ancora più inaccettabile», si aggiunge, «il clima di scontro che si è venuto a creare attorno agli Stati della natalità che si stanno svolgendo in questi giorni a Roma. Esprimiamo solidarietà anche a Gigi De Palo e agli organizzatori dell’evento, voluto con l’obiettivo di rimettere al centro dell’agenda politica un tema così importante ma che rischia ora di essere messo in ombra dallo strascico di polemiche»

Recuperare uno spirito di dialogo costruttivo

Per Acli «ha ragione il presidente Mattarella quando dice che voler mettere a tacere chi la pensa diversamente contrasta con le basi della civiltà e con la nostra Costituzione. Dobbiamo recuperare uno spirito di dialogo costruttivo, evitando inutili provocazioni e forzature, da qualunque parte vengano, prendendo coscienza che ci possono essere anche posizioni molto lontane tra loro che devono avere però la stessa dignità di esistere».

Dispiace, si chiarisce inoltre, «che su un tema così delicato e importante, su cui si gioca il futuro del nostro paese, si sia polarizzato il dibattito invece di avviare un confronto serio e propositivo per trovare soluzioni concrete».

Foto Cecilia Fabiano / LaPresse.


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