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Telefono Azzurro, la nuova sede nel cuore dell’Europa

In occasione dell’inaugurazione a Bruxelles, è stato presentato il lavoro della fondazione agli europarlamentari. Il presidente Caffo: «Mettiamo da sempre al centro del nostro lavoro i diritti e la tutela di bambini e adolescenti, ma è necessario un impegno collettivo a livello europeo per affrontare le nuove sfide che la società di oggi ci impone»

di Ilaria Dioguardi

Fondazione S.o.s. Telefono Azzurro ha inaugurato la sua nuova sede a Bruxelles, un evento che segna un momento fondamentale nel suo impegno per la tutela e la promozione dei diritti dei bambini e degli adolescenti a livello internazionale. Per l’occasione Telefono Azzurro ha presentato il proprio lavoro agli europarlamentari, rappresentanti delle istituzioni europee e partner internazionali.

La nuova sede si pone come un ponte tra l’Italia e le istituzioni europee, offrendo una piattaforma strategica per sviluppare sinergie e rafforzare collaborazioni con l’obiettivo di trovare risposte concrete alle sfide della società contemporanea e per mettere al centro della politica europea i diritti di bambini e adolescenti.

Lavoro di sinergia

«La protezione dei bambini e degli adolescenti deve essere una priorità assoluta per tutti noi. È essenziale che le istituzioni europee, insieme a organizzazioni come Telefono Azzurro, lavorino in sinergia per affrontare temi complessi come il contrasto agli abusi, il bullismo e cyberbullismo, la salute mentale e la lotta contro ogni forma di violazione dei diritti dei minori. Questa sede rappresenta una nuova opportunità per portare avanti il nostro impegno attraverso iniziative concrete, efficaci e innovative a livello europeo», ha dichiarato il professore Ernesto Caffo, presidente della Fondazione S.o.s. Telefono Azzurro.

Prevenzione, ascolto e tempestività

Nel quadro dell’evento di lancio della sede di Bruxelles, ospitato dal rappresentante permanente e ambasciatore aggiunto d’Italia presso l’Unione Europea, Stefano Verrecchia, Telefono Azzurro ha colto l’occasione per presentare agli europarlamentari il proprio modello operativo e i principali progetti in corso, evidenziando il valore della prevenzione, dell’ascolto e dell’intervento tempestivo in situazioni di crisi. La Fondazione ha, inoltre, ribadito la necessità di adottare politiche europee coordinate e basate su dati e ricerche per garantire un futuro migliore alle giovani generazioni.

Un approccio unitario europeo

Tra i temi discussi, la necessità di un approccio unitario a livello europeo per affrontare il fenomeno della violenza online e offline, promuovendo una rete di protezione integrata per i minori che coinvolga famiglie, scuole, organizzazioni e istituzioni. L’urgenza di investire in iniziative per la salute mentale dei più giovani, la lotta al bullismo e al cyberbullismo attraverso la collaborazione con aziende, piattaforme digitali e istituzioni per l’introduzione di regolamentazioni efficaci e la promozione di una maggiore consapevolezza digitale per giovani e adulti.

Promozione di una maggiore sensibilizzazione

Ma anche l’importanza della prevenzione degli abusi e dello sfruttamento minorile, con il rafforzamento delle reti di supporto per le vittime e un più stretto monitoraggio dei rischi legati alle nuove tecnologie e la costruzione di una cultura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, attraverso la promozione di una maggiore sensibilizzazione a livello politico, sociale ed educativo.

L’impegno: al centro dell’agenda i diritti dei minori

L’incontro ha rappresentato un momento di dialogo e confronto costruttivo, ponendo le basi per una stretta cooperazione tra Telefono Azzurro e le istituzioni europee. Con questa nuova presenza a Bruxelles, Telefono Azzurro ribadisce il suo impegno per mettere al centro dell’agenda politica europea i diritti e il benessere delle giovani generazioni, ricordando che solo attraverso azioni congiunte e concrete è possibile costruire una società che protegga i bambini e gli adolescenti e offra loro opportunità di crescita in un contesto sicuro e inclusivo.

Nella foto, Stefano Verrecchia, rappresentante permanente e ambasciatore aggiunto d’Italia presso l’Unione Europea, ed Ernesto Caffo, presidente della Fondazione S.o.s. Telefono Azzurro (foto ufficio stampa Telefono Azzurro)

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