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Cultura e giovani

La biblioteca nel cuore delle Madonie che sostiene il merito dei più giovani

Un patrimonio di oltre 7mila libri e ottanta studenti ai quali sono state consegnate borse di studio per consentire loro di proseguire gli studi. Sorge nel cuore delle Madonie una biblioteca piccola dal punto di vista degli spazi, ma grande per il cuore che la anima. A volerla è stato lo storico Filippo Valenza, a cui è stata dedicata, per rendere merito ai più giovani e alla loro voglia di guardare al futuro

di Gilda Sciortino

È ormai lontano il tempo in cui le biblioteche erano luoghi in cui i libri prendevano polvere sugli scaffali, considerati luoghi per addetti ai lavori nei quali la socialità non aveva sede. Oggi sono luoghi in cui le pagine dei libri si animano e diventano occasione per costruire percorsi anche virtuosi che vedono protagoniste le comunità. Pure nei piccoli centri lontani dai luoghi in cui la cultura trova occasioni più facili per essere esercitata e fruita.

Grazie all’amore per la lettura i ragazzi riescono a scoprire nuovi mondi e a immaginare il loro futuro

– Castrenze Di Gangi , associazione “Filippo Valenza”
I momenti di gioco nella biblioteca “Filippo Valenza”

Un esempio concreto è la biblioteca “Filippo Valenza” di Alimena, piccolo comune nel cuore delle Madonie, dove i protagonisti sono soprattutto i più giovani. Un patrimonio di circa 8mila libri, la maggior parte dei quali donati da benefattori che hanno a cuore l’istruzione dei più giovani. Come la scrittrice Dacia Maraini dalla quale sono giunti 150 testi, solo una parte dei quali usciti dalla sua mente creativa. Un bel gesto di attenzione alle attività culturali e sociali di questa realtà, inserita nella Rete biblioteche delle Madonie.

Del resto l’associazione da cui è nata la biblioteca è nata proprio così, grazie alla donazione da un consistente numero di volumi di storia e filosofia, un po’ di narrativa e un filone di saggi sulla questione israelo-palestinese, di cui Valenza era un profondo conoscitore e studioso.

Castrenze Di Gangi e Dacia Maraini

Una ricchezza che ha avvicinato i più giovani tanto da dare loro modo di partecipare a un processo che mette in connessione anche la scuola. È, infatti, grazie alla collaborazione con l’Università E. Campus, che in soli sei anni sono stati premiati oltre 80 studenti, scelti per avere conseguito i migliori risultati scolastici nel loro percorso scolastico. Senza dimenticare i più piccoli, ai quali vengono periodicamente dedicati laboratori che li fanno innamorare delle parole e della lettura.

«La cosa più bella che ci ha fatto credere di stare seguendo la strada giusta», afferma Castrenze Di Gangi, presidente dell’associazione che dà il nome alla biblioteca» «è che l’esempio di chi è stato premiato ha stimolato tanti altri a fare di più. In un certo senso rende onore alle volontà di Filippo Valenza, docente di Filosofia che ha partecipato alla Resistenza, il cui impegno politico è proseguito fino a quando ha scoperto di essere più un topo da biblioteca che un politico. Ha insegnato filosofia a Siracusa, a Lodi, a Varese e a Napoli ed anche all’estero. È stato lettore di Italiano all’università di Wuerzburg e Bonn. È stato autore di numerosi scritti, di grande spessore e testimonianza, sino a qualche tempo fa sconosciuti dalle generazioni più giovani. Vedere che oggi i nostri ragazzi vengono in biblioteca e ci chiedono di lui, rende questa piccola iniziativa una grande missione».

Interesse espresso dagli studenti anche nei loro elaborati, come quelli che hanno fatto spiccare le loro personalità e la visione che hanno per il loro stesso futuro, facendoli rendere meritevoli di borse di studio anche per diversi corsi di laurea.

«Che meraviglia la gioia di questi ragazzi quando si rendono conto che sono stati selezionati per essere aiutati a realizzare i loro sogni», conclude Di Gangi, «senza sapere che a fare salti di gioia siamo per prima noi. In un periodo storico in cui la cultura non viene riconosciuta come valore da spendere nella società, sapere che c’è chi ci crede, chi ci dona libri, chi viene a proporre laboratori per bambini e adolescenti, ci fa capire che non dobbiamo fermarci perché questi riconoscimenti rendono protagonisti di una bella storia, dove i meriti e l’impegno aprono le porte per il futuro di un giovane».

La foto di apertura e le altre sono state realizzate nella biblioteca “Filippo Valenza” e sono state concesse dall’omonima associazione.