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Onderadio, il Terzo settore sardo si racconta e fa rete

Parte la seconda stagione del progetto ideato da un pool di associazioni culturali sarde, finanziato dalla Fondazione di Sardegna attraverso un bando dedicato al Terzo settore

di Redazione

Il progetto “Onderadio – Approdi del sociale nell’isola”, curato dall’associazione culturale “Radio Club” in partnership con l’associazione Tàjrà Ets, l’associazione culturale “Passione cinema”, Metecalab e Creative Service, ha avviato ufficialmente la seconda stagione con la messa in onda della prima puntata delle dieci in programma, dedicata alla comunità La Collina di Serdiana (Cagliari) che si occupa di giovani dell’area penale o in condizioni svantaggiate.

vita a sud

L’iniziativa, spalmata sul triennio 2023-2025, si è aggiudicata un bando della Fondazione di Sardegna e ha l’obiettivo di diffondere le attività di volontariato di una serie di realtà che operano in Sardegna. La redazione (che quest’anno si è avvalsa anche della collaborazione dell’educatrice Monica Caula) ha curato una serie di interviste che saranno diffuse gratuitamente da un gruppo di emittenti radiotelevisive isolane che hanno creduto in questo progetto. A differenza della precedente edizione, quest’anno gli ideatori di Onderadio hanno preferito ampliare la platea di interventi, privilegiando le tematiche (anche complesse) rispetto alle singole realtà da presentare al grande pubblico. Il quale, secondo un recente sondaggio di Acli Sardegna, spesso non conosce l’enorme lavoro svolto dal Terzo settore e il potenziale che esso può ancora sviluppare. E questo nonostante le ricadute in ambito sociale siano sotto gli occhi di tutti.

Don Ettore Cannavera, fondatore della comunità La Collina (Serdiana)

Il lavoro, con le suggestive immagini girate dai videomaker Marco Gallus e Gianni Menicucci, è stato presentato due settimane fa a Cagliari. In quell’occasione sono emersi numerosi aspetti che fanno riflettere: non solo l’urgente e diffusa necessità del mondo del volontariato di coinvolgere le nuove generazioni, ma anche l’esigenza di continua formazione e specializzazione. I tempi dell’improvvisazione, se mai sono esistiti, non sono più accettabili. E questo non vale soltanto per le realtà ad altissima professionalità come il Soccorso alpino e speleologico della Sardegna, spesso chiamato a intervenire in condizioni estreme per salvare una o più vite umane. Questo discorso ormai vale per tutti, a prescindere dalle dimensioni dell’Associazione di promozione sociale o dell’Organizzazione di volontariato.

Un momento della presentazione di Onderadio, edizione 2024

Sono poi emerse le difficoltà lamentate da molte realtà nel gestire la transizione imposta dalla riforma del Terzo settore e dalla conseguente, indispensabile iscrizione al Registro unico nazionale del Terzo settore – Runts. Allo stesso tempo, è stata l’occasione per ricordare il ruolo chiave che svolge il Centro servizi per il volontariato – Csv Sardegna, che eroga a favore di tutte le organizzazioni (sia a quelle iscritte al Runts, sia a quelle in procinto di iscriversi) servizi interamente gratuiti, di cui ancora molte realtà non sono pienamente a conoscenza.

Un altro elemento interessante, scaturito dal confronto che si è aperto ai margini della presentazione di “Onderadio”, è la necessità di saper comunicare ciò che il Terzo settore fa egregiamente, insieme al ruolo dei social media nell’arrivare alle giovani generazioni. Ancora: ormai è tempo di ribaltare la prospettiva e annullare gli stigmi che a volte la società propone, per esempio quando si parla di persone con disabilità o di inclusione sociale rivolta a giovani dell’area penale oppure a famiglie con disagio economico o problemi di povertà educativa. Su tutte, lo hanno ribadito con forza i rappresentanti di Gps Porto Torres e Sea Scout Oristano. Interessante, poi, l’annuncio di Diabete Zero Odv e Associazione italiana celiachia Sardegna che, in seguito a questa iniziativa, hanno avviato una stretta collaborazione per organizzare progetti in partnership: le due patologie, molto diffuse in Sardegna, hanno infatti una chiara matrice genetica in comune. Il desiderio di fare rete è stato contagioso, tanto che un po’ tutte le realtà raccontate dalla seconda edizione di “Onderadio” si sono dette interessate a dialogare e ampliare le collaborazioni territoriali: parliamo di Rete Sarda Diabete Ets; associazione “Warfree” di Iglesias; Elen Joy di Cagliari; Lega italiana per la lotta contro i tumori – Lilt; Centro antiviolenza “Onda Rosa” di Nuoro; Associazione Malattia di Alzheimer – Amas Sardegna; “Orchestra Spensierata” di Berchidda; Consulta delle donne di Elmas; Associazione volontari “Pensiero felice” di Alghero.