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Sostenibilità sociale e ambientale

Pesticidi: Vas per agenzia controllo

Inviata una lettera al presidente del consiglio Berlusconi chiedendo anche il divieto di esportazione nei Pvs dei pesticidi vietati in Italia.

di Giampaolo Cerri

I Verdi ambiente e società scrivono a Berlusconi per chiedere la riduzione dell’uso dei pesticidi in agricoltura. «Illustrissimo Presidente, sono undici anni che i cittadini attendono nuove norme sull’uso dei fitofarmaci in agricoltura», scrivono il presidente del comitato scientifico Giorgio Diaferia e il responsabile della campagna “No veleni nel piatto” Donato Troiano, «nel referendum del 1990 diciotto milioni di italiani avevano detto no ai “veleni nel piatto”. Eppure ancor oggi nel nostro Paese manca una legge in materia di produzione, commercializzazione, vendita e uso dei fitofarmaci. In Italia le indagini svolte dalla Arpa su campioni di frutta e verdura confermano costantemente che nelle campagne italiane è ancora troppo alto l’uso di pesticidi. La normativa esistente risale al 1956, è poco attenta alla salute dei cittadini, non tiene conto della pericolosità di certe sostanze e non impone limiti alla presenza contemporanea di diversi composti tossici. Nel Paese invece aumenta, di giorno in giorno, l’attenzione dei consumatori sulla sicurezza alimentare. Crediamo sia giusto che il Governo e il Parlamento facciano tutto il possibile per dare una risposta concreta : i cittadini hanno tutto il diritto di rivendicare una alimentazione più sana. La nostra associazione e, prima ancora, la Coop e le associazioni ambientaliste avevano raccolto migliaia di firme per sollecitare l’approvazione di una legge basata sui seguenti punti : – l’istituzione di un’agenzia tecnico scientifica che vigili sulle caratteristiche dei pesticidi e sulla qualità dei controlli ; – l’introduzione del principio della sommatoria di più residui di pesticidi negli alimenti e nelle bevande, con particolare riferimento all’alimentazione destinata ai bambini ; – un’adeguata preparazione professionale degli operatori del settore e severi controlli sul corretto utilizzo dei prodotti chimici in agricoltura ; – il divieto di esportazione nei paesi in via di sviluppo di pesticidi già vietati in Italia; – il divieto di pubblicità dei fitofarmaci su periodici non specializzati. Nella passata legislatura un disegno di legge unificato è rimasto arenato all’esame della Commissione agricoltura della Camera per l’azione di boicottaggio della lobby chimica e per l’inerzia politica del governo. Nelle prossime settimane ai vari gruppi parlamentari la nostra associazione presenterà un testo di legge : è assolutamente necessario che esso venga discusso e approvato al più presto. Una nuova normativa è indispensabile per imprimere un impulso all’agricoltura di qualità, per dare finalmente respiro ad una riconversione dell’attività agricola verso produzioni “pulite” e per potenziare l’agricoltura biologica, Un tipo di agricoltura che ci permetta di affrontare e vincere la sfida produttiva e commerciale. Nella certezza che anche Lei si batterà per dare al nostro paese una moderna legge sui fitofarmaci e per porre così fine alla “guerra chimica” in agricoltura, confidiamo nel suo concreto operare. In attesa di un Suo riscontro Le inviamo cordiali saluti».


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