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Famiglia & Minori

Turismo sessuale: italiani e tedeschi i più attivi

Le principali mete dei vacanzieri del sesso sono: Filippine, Taiwan, Thailandia, India, Ceylon, Messico, Brasile, Kenia

di Gabriella Meroni

Italiani i piu’ attivi del mondo, dopo i tedeschi, nel turismo sessuale, fenomeno che sfrutta ogni anno un milione di bambini. E si abbassa ai 30-40 anni l’ eta’ dei ”praticanti” del Belpaese. I dati sono contenuti nel volume ”L’ arcipelago della vergogna” (Edizioni universitarie romane), scritto da monsignor Piero Monni, rappresentante del Vaticano presso l’ Organizzazione mondiale del turismo. ”Il turismo a scopi sessuali e’ in costante aumento – ha detto monsignor Monni – e le previsioni per il futuro sono allarmanti: nell’ arco dei prossimi 20 anni, infatti, il turismo subira’, su scala mondiale, un incremento del 4%, portando il numero di turisti ad oltre 1 miliardo, moltiplicando, di conseguenza, anche il numero dei pedofili occasionali e abitudinari”. Le principali mete dei vacanzieri del sesso sono: Filippine, Taiwan, Thailandia, India, Ceylon, Messico, Brasile, Kenia. L’ autore del libro critica quindi i governanti di alcuni Paesi in via di sviluppo, che, ”sottovautando le conseguenze sociali deriveranti dai tanti minori condannati alla prostituzione, nella speranza di un rapido sviluppo economico, attuano la legge del profitto e l’ antepongono a ragioni di ordine etico-sociale”. Quello della pedofilia, a parere di monsignor Monni, ”prima che a livello giuriudico, e’ un problema da risolvere a livello scientifico: bisogna studiarla come qualunque altra patologia. Ma il fenomeno non e’ recente, e’ sempre esistito. Senza contare – ha concluso – che va considerato anche l’ atteggiamento di alcuni adolescenti e preadolescenti che sollecitano gli adulti ad avere rapporti”.


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