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Celiachia: cibo senza glutine per bimbi Sahara

La organizza l'Associazione italiana celiachia: 6 camion, due ambulanze, un furgone arrivano a Orano, via nave da Genova

di Giampaolo Cerri

Una nave di cibi senza glutine per i bambini Saharawi. E’ salpata dal porto di Genova la decima carovana italiana di aiuti al popolo Saharawi. Alla spedizione partecipa anche l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) con un carico di prodotti speciali destinato ad oltre 300 piccoli Saharawi affetti da intolleranza al glutine. Per loro l’AIC ha lanciato una campagna nazionale di adozione a distanza sostenuta anche da Claudia Koll, Presidente onoraria dell’Associazione Un camion lungo 13 metri, carico di farina, pane, pasta e biscotti “tutti privi di glutine” è il contributo dell’AIC alla carovana di aiuti umanitari è partito ieri, dal porto di Genova, a bordo di una nave della solidarietà e raggiungerà il 29 dicembre le tendopoli nel deserto dove da 26 anni vive il popolo Saharawi. La spedizione è la decima organizzata dall’Associazione nazionale di solidarietà con il popolo Saharawi, sostenuta da istituzioni pubbliche, associazioni di volontariato e organizzazioni non governative di tutta Italia. Insieme ai prodotti gluten free, messi a disposizione dalla Bi-aglut, il camion dell’AIC porta altri prodotti alimentari naturalmente privi di glutine ” quali riso, legumi, latte e zucchero ” offerti da Coop Italia. La carovana di solidarietà composta in tutto da sei camion, due ambulanze, un furgone attrezzato come officina mobile e un pulmino da nove posti, sbarcherà nel porto di Orano, in Algeria. Da qui percorrerà in cinque giorni e cinque notti più di 1800 chilometri in direzione Sud, nel deserto del Sahara. Oltre alla solidarietà per la loro condizione di profughi, l’intervento dell’AIC si lega all?alta incidenza della celiachia nel popolo Saharawi. In particolare tra i bambini la percentuale supera il 5% e sono già oltre 300 i casi diagnosticati. Per loro seguire la dieta “gluten free” è particolarmente difficile. Le pochissime risorse a disposizione li costringono ad alimentarsi quasi esclusivamente di frumento, che per i celiaci è tossico. Con il camion organizzato dall’AIC (e che resterà in dotazione ai campi profughi) ai Saharawi saranno fra l’altro consegnate attrezzature agricole necessarie per impiantare “orti nel deserto”, attrezzi meccanici, materiale didattico, computer, pannelli solari. I volontari italiani resteranno nel deserto per più di un mese, il tempo necessario ad avviare alcuni progetti. Sono già quasi un centinaio piccoli Saharawi celiaci adottati a distanza, grazie alla campagna promossa dall’AIC. Con 186 euro all’anno si dà la possibilità a questi bambini di alimentarsi in modo corretto, con frutta e verdura e altri alimenti che non contengono glutine Chi aderirà potrà mettersi direttamente in contatto con il bambino adottato, del quale saranno fornite foto ed indirizzo. Ulteriori notizie sulla campagna di adozione si trovano sul sito dell’AIC, www.celiachia.it, dove sono disponibili i moduli per l’adesione al progetto, e sul sito di Claudia Koll (www.claudiakoll.it).


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