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Economia & Impresa sociale 

Un nuovo approccio: dalla proposta al risk management

Sono passati sei mesi da quando abbiamo pubblicato il primo speciale di quest’anno dedicato al mercato assicurativo per il non profit...

di Redazione

Da novembre 2005 Vita ospita una rubrica mensile di approfondimento sulle assicurazioni per il settore non profit e il sociale. Un tema cui la nostra testata ha dedicato sempre molta attenzione e che inizia a emergere come spunto di interesse (perché no, anche commerciale) da parte di alcune compagnie. Nel nostro paese, come spesso accade, i casi di eccellenza (o per lo meno di efficacia) non trovano la loro origine in fredde pianificazioni commerciali o strategiche del mercato (in questo caso delle compagnie di assicurazioni), ma nella caparbietà e nella sfida imprenditoriale di chi cerca di trovare la risposta a un bisogno: in questo caso di natura assicurativa. Il non profit non è solo il mercato delle grandi convenzioni (spesso poco produttive) o della clientela istituzionale dai grandi numeri, ma è composto da migliaia di realtà vive e complesse che animano la vita di tutti i giorni e cercano di dare una risposta più umana a un fabbisogno di assistenza e solidarietà: le stesse radici del concetto di mutualismo da cui nasce il mercato assicurativo. Aspettiamo che le compagnie di assicurazioni si accorgano di queste esperienze e guardino a loro per affacciarsi, senza pregiudizi, a un mercato enorme nei numeri, ma inesauribile fonte di suggerimenti e opportunità anche per il loro mercato. Forse la vera novità che abbiamo voluto introdurre nel nostro lavoro di quest?anno è stato proprio quella di provocare le organizzazioni a un approccio innovativo alle problematiche del rischio della loro attività. I rischi esistono per il semplice fatto che l?organizzazione svolge un?opera verso terzi, in ambiti particolari, coinvolgendo soggetti spesso deboli e il tutto con risorse economiche limitate e talvolta incerte. Il risk management non è altro che quell?insieme di strumenti, procedure e abitudini che, se programmate, permettono di ridurre l?area di rischio e al tempo stesso di concentrare le poche risorse finanziarie alla copertura assicurativa realmente efficace degli ipotetici sinistri più pericolosi per l?esistenza stessa di un?organizzazione. Per ciò il risk management è un processo, a monte dell?acquisto dell?assicurazione (che è uno strumento), che se accolto nelle organizzazioni può comportare molti benefici non solo economici: il vero patrimonio di una qualsiasi organizzazione sono gli individui, le risorse e l?immagine presso il pubblico. Alla base del risk management c?è la coscienza dei singoli, la conoscenza e l?analisi dei rischi e per questo è necessaria una crescente informazione e formazione. Ben vengano la nascita o il rilancio di centri di ricerca, raccolta di documentazione e formazione (per esempio Norma e i Centri di servizio giocano un ruolo chiave). Ci auguriamo che nel prossimo futuro le richieste dei lettori vadano in tal senso a premiare questa scelta editoriale e che si possa ampliare sempre più la gamma degli argomenti trattati e dei documenti in archivio a disposizione sul sito di Vita. Di Matteo Cerri


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