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Droga: Rapporto Onu 2007

Antonio Maria Costa, direttore esecutivo edll'Ufficio Onu contro le droghe e il crimine (Unodc), illustra i risultati del Rapporto Mondiale 2007 sulla droga

di Redazione

“A livello mondiale il coordinamento delle forze dell’ordine nelle operazioni antidroga ha consentito una crescita dei sequestri. Piu’ del 45% della cocaina prodotta nel mondo viene oggi intercettata, si pensi che nel 1999 la percentuale era solo del 24%. E, inoltre, piu’ del 25% dell’eroina che circola sul mercato viene sequestrata – contro il 15% del 1999”. Antonio Maria Costa, direttore esecutivo edll’Ufficio Onu contro le droghe e il crimine (Unodc), illustra i risultati del Rapporto Mondiale 2007 sulla droga. “Ci sono segnali di un generale contenimento di tutte le droghe- cocaina, eroina, cannabis e amfetamine- sia in termini di produzione, sia di traffico e di consumo, ma non dobbiamo abbassare il livello di guardia”. Ma avverte anche che “le possibilita’ di sequestrare cannabis e stimolanti di tipo amfetaminico sono invece piu’ limitate a causa della frammentazione dei canali dell’offerta”. Insomma: attenzione alle coltivazioni di cannabis nascoste nelle citta’. Costa sottolinea “importanti sviluppi positivi contro il mercato della droga. Pochi anni fa il consumo di droga nel mondo stava raggiungendo livelli epidemici. Oggi dati sempre piu’ convincenti mostrano che il problema droga, a livello globale, si e’ stabilizzato”. Secondo il rapporto Onu “i dati per il periodo 2004-06 confermano che la situazione pare al momento sotto controllo, ma e’ troppo presto per dare un giudizio definitivo. Occorre molta cautela: a livello globale le tendenze sono promettenti, ma il progresso realizzato in alcuni paesi, si accomuna al deterioramento della situazione altrove”. Se e’ vero che aumentano i sequestri di cocaina ed eroina, “le possibilita’ di sequestrare cannabis e stimolanti di tipo anfetaminico sono invece piu’ limitate a causa della frammentazione dei canali dell’offerta”, sottolinea Costa. Che chiede alle forze dell’ordine “di individuare i laboratori e le coltivazioni di cannabis che si trovano nelle nostre stesse citta’. Proprio perche’ la produzione avviene negli stessi centri urbani la droga oggi circola con tanta facilita’ tra i giovani e nelle scuole” .


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