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Welfare & Lavoro

Regolarizzazione, rush finale

Fino al 30 settembre sarà possibile presentare la domanda online

di Francesco Dente

Secondo appuntamento per la regolarizzazione delle colf e delle badanti. Da martedì 1 settembre e fino al 30 settembre sarà possibile presentare la domanda on line di emersione attraverso l’invio telematico dell’apposito modulo disponibile sul sito del Ministero dell’Interno. Per inviare la dichiarazione sarà necessario prima scaricare, sempre dal sito del Viminale, il software ad hoc. La prima fase della procedura, propedeutica alla presentazione della domanda, è consistita invece nel pagamento, a partire dal 21 agosto, del contributo forfetario di 500 euro per ciascun lavoratore alle loro dipendenze (cllicca qui per saperne di più)


Chi interessa
Sarà possibile presentare domanda per un lavoratore addetto al lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare (colf) e al massimo due lavoratori per le attività di assistenza a soggetti affetti da patologia o handicap che ne limitino l’autosufficienza (badante).
Si considera datore di lavoro sia il soggetto alle cui dipendenze si svolgerà il rapporto di lavoro sia il soggetto che faccia parte del nucleo familiare (figlio/genitore/fratello ecc.) che assume il lavoratore straniero per attività di assistenza del congiunto affetto da patologia o handicap, sebbene non convivente. La domanda potrà essere inoltrata da un datore di lavoro italiano, comunitario in possesso di iscrizione anagrafica, straniero in possesso di Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo oppure Carta di soggiorno per familiare straniero di cittadino comunitario. Concorrono alla procedura di emersione anche colf e badanti italiani. La maggior parte delle domande, tuttavia, riguarderà cittadini stranieri.


Le principale indicazioni
Il modello online è composta da più schermate. In quella di apertura si ricorda che la falsa dichiarazione costituisce reato. Le due schermate successive richiedono informazioni sul datore di lavoro, italiano, comunitario o extracomunitario con titolo di soggiorno di lungo periodo. Una delle indicazioni richieste riguarda la sistemazione alloggiativa del lavoratore. Il datore di lavoro si impegna ad indicare una sistemazione alloggiativa che soddisfi i parametri minimi indicati dalla legge regionale per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica oppure sia fornita dei requisiti di abitabilità e idoneità igienico-sanitaria.
In seguito, al momento della convocazione presso lo Sportello Unico, dovrà essere presentato il certificato di idoneità alloggiativa o la ricevuta che attesti l’avvenuta richiesta (rilasciato dal Comune o dalla ASL competenti per territorio). In più servirà la documentazione dell’effettiva disponibilità dell’alloggio.


Reddito

Necessaria anche l’attestazione del possesso del reddito imponibile. Per la richiesta di regolarizzazione di un lavoratore addetto al lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare il reddito non può essere inferiore a 20.000 euro annui se il nucleo familiare è composto da un solo soggetto percettore di reddito oppure di 25.000 euro annui in caso di nucleo familiare composto da più soggetti conviventi titolari di reddito.


Certificazione
Il modulo da compilare on line chiede, inoltre, l’impegno, nel caso di lavoro domestico per assistenza alla persona (badante) a presentare una certificazione della struttura sanitaria pubblica o del medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale che attesti la limitazione dell’autosufficienza, al momento in cui è sorto il rapporto di lavoro, per ciascuno dei soggetti assistiti. Se l’anziano o il disabile è gia stato riconosciuto invalido sarà sufficiente esibire la certificazione rilasciata dalle competenti Commissioni Sanitarie.


Sportelli comunali
Grazie all’intesa siglata fra il Ministero dell’Interno e l’Anci sarà possibile presentare le domande tramite gli uffici delle amministrazioni comunali. Un modo per venire incontro anche alle esigenze di quei cittadini che da soli non sono in grado di procedere all’inoltro telematico della dichiarazione.

Per saperne di più vai alla nostra Guida, qui

 


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