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Solidarietà & Volontariato

Centri di servizio al volontariato Nel 2009, meno 25% di risorse

di Redazione

Le fondazione bancarie hanno quest’anno, per la crisi finanziaria, ridotto gli utili. Per questo, il Comitato di gestione del Fondo speciale per il volontariato in Lombardia, con delibera del 30 aprile 2009, ha approvato una riduzione del 25% dei fondi assegnati ai Centri di servizio al volontariato, tra loro anche il Centro di servizio per il volontariato della provincia di Sondrio, L.A.Vo.P.S. In previsione, come se non bastasse, c’è un’ulteriore riduzione pari al 50% nel 2010 e del 60-70% nel 2011. Ricordo che i Csv sono finanziati dal Fondo speciale per il volontariato costituito in base all’art. 15 della legge 266/91; detto fondo deriva dall’1/15 degli utili delle fondazioni bancarie gestiti dai Comitati di gestione (Co.Ge.) del Fondo per il volontariato nelle diverse regioni.
Una situazione preoccupante che ha comportato la riduzione dell’orario di lavoro dei dipendenti L.A.Vo.P.S., la chiusura della sede di Sondrio il venerdì e il taglio di alcuni servizi al volontariato che gli operatori non riescono più a garantire. Compromesso anche il lavoro degli sportelli decentrati di Bormio, Tirano, Morbegno e Chiavenna.
Il volontariato ha un peso sociale importantissimo, tanto più in periodi di crisi come questo, e il taglio delle risorse al Csv mette a rischio il futuro dello stesso e potrebbe lasciare il volontariato senza un prezioso sostegno. Ricordo che L.A.Vo.P.S. è un’associazione di 94 associazioni che gestiscono il Csv per la provincia di Sondrio. Le consulenze e i servizi erogati gratuitamente non sono appannaggio delle sole associazioni socie, ma di tutte le organizzazioni di volontariato di Valtellina e Valchiavenna. Oggi come non mai le associazioni supportano gli enti locali e le istituzioni e proprio in questo momento al volontariato vengono a mancare le opportunità che il Csv è riuscito a dare in questi anni. Stiamo lavorando a livello di coordinamento regionale e nazionale dei Csv per dare continuità ai fondi che ci permettono di qualificare, sostenere e promuovere il volontariato, così come previsto dalla legge 266 del 91. Affinché il volontariato non imploda sotto crescenti obblighi burocratici senza neppure più trovare le forme di sostegno messe in campo dai Csv.


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