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Volontari, come prepararsi

Le indicazioni di Walter Pasini. Intanto sono partiti venti chirurghi d'urgenza da Pisa. E le Misericordie sono pronte

di Redazione

«Vaccinarsi contro l’epatite A, il colera e la febbre tifoide. Sono infatti le tre malattie che potrebbero dar vita a epidemie» tra la popolazione haitiana martoriata dalla furia del sisma. A raccomandare la profilassi «a cui devono attenersi assolutamente» i soccorritori pronti a partire alla volta di Haiti è Walter Pasini, direttore del Centro di Travel Medicine e Global Health di Rimini. «Il pericolo di epidemia», spiega l’esperto di medicina del turismo- non e’ legato alle migliaia di cadaveri in strada, bensì alla distruzione della rete idrica e fognaria dovuta al cataclisma, con la conseguente contaminazione fecale di acqua e alimenti».

«Attenzione, poi, alla febbre di Dengue», prosegue Pasini, «particolarmente diffusa in quell’area dei Caraibi. Gli operatori dovranno fare attenzione alle punture di insetti, proteggendosi dalle zanzare anche attraverso l’uso di repellenti». Non perdere di vista, inoltre, il fatto che ad Haiti ci sia un’alta incidenza di Hiv ed epatite B. «Ma su questi aspetti», riconosce l’esperto, «i soccorritori sono ben preparati e conoscono bene tutte le misure a cui attenersi». «È poi fondamentale», conclude Pasini, «evitare la concentrazione di popolazione nelle tende e nelle altre strutture abitative fornite dal soccorso internazionale, per limitare il più possibile il contagio oro-fecale. Particolare attenzione da parte degli operatori dovrà essere dedicata ai bambini, senz’altro i soggetti più a rischio di complicazioni mortali dovute a malattie epidemiche gastroenteriche».

Le Misericordie: volontari in partenza

Il movimento delle Misericordie è allertato e disponibile ad intervenire per portare aiuto alle popolazioni. Il Dipartimento nazionale della Protezione Civile sta inviando un Nucleo di valutazione nel Paese così duramente colpito. Nell’immediatezza dell’evento ed in attesa che il Governo italiano decida gli interventi di aiuto possibili, la struttura di protezione civile delle Misericordie italiane ha ricevuto decine di chiamate dalle associazioni delle varie regioni che dichiaravano la propria disponibilità ad una partenza immediata. Le Misericordie della Toscana hanno predisposto a Pisa l’attrezzatura completa di due Pma (Postazioni Mediche Avanzate) pronte alla partenza immediata con personale specializzato. Il direttore dell’Ugem (Ufficio Gestione Emergenze di Massa) delle Misericordie ha confermato la disponibilità di uomini e mezzi al Dipartimento Nazionale.

 

Partiti i volontari del Gruppo chirurgia d’urgenza di Pisa

Venti volontari del Gruppo di chirurgia d’urgenza (Gcu) di Pisasono partiti per Haiti con un C130 messo a disposizione dalla 46/a brigata aerea di Pisa. È quanto spiega l’Azienda ospedaliera universitaria pisana (Aoup). L’arrivo ad Haiti è previsto per domani. «Porteremo a Haiti cinque tende pneumatiche – ha spiegato il professor Giuseppe Evangelista, che dirige il Gcu – con attrezzatura per pronto soccorso e una sala operatoria per la chirurgia d’urgenza». Il gruppo è completamente autonomo per materiali, medicinali e viveri per un periodo di circa 5 giorni ed è in grado di trattare in tale periodo, una media di circa 100 pazienti al giorno. Il Gruppo di chirurgia d’urgenza pisano é specializzato in interventi di protezione civile e ha già alle spalle diverse missioni in Italia e all’estro, l’ultima delle quali in Sri Lanka per lo tsunami. È un’associazione di volontariato i cui soci sono medici, infermieri, tecnici e amministrativi in servizio presso l’Aoup.


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