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Cooperazione & Relazioni internazionali

Arrestato Ratko Mladic

Catturato dalla polizia serba il "boia" di Srebrenica

di Redazione

Ratko Mladic e’ stato arrestato. Il boia di Srebrenica, ricercato per crimini di guerra e contro l’umanita’ dal Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia, era latitante dal 1996.

La notizia del suo arresto e’ stata confermata dal presidente serbo Boris Tadic nel corso di una conferenza stampa. In mattinata un amico di Mladic aveva a sua volta confermato la cattura dell’ex comandante delle forze serbo-bosniache durante la guerra in Bosnia tra il 1992 e il 1995. L’arresto, in Serbia, e’ stato possibile grazie a una soffiata anonima. Lo ha riferito una fonte del ministero dell’Interno di Belgrado. “I tratti somatici somigliano molto a Mladic e stiamo analizzando il suo Dna”, ha aggiunto la fonte.

Dal massacro di Srebrenica all’assedio di Sarajevo: secondo il Tribunale penale internazionale per i crimini nell’ex Jugoslavia (Tpi), Ratko Mladic, e’ stato il feroce protagonista di due fra i piu’ sanguinosi capitoli della storia europea dopo la Seconda guerra mondiale.

Latitante dal 1996, il sessantreenne ex comandante delle forze serbo-bosniache rimane una figura controversa: in patria molti lo vedono ancora come l’eroe della Grande Serbia ma all’Aja e’ stato incriminato per genocidio, complicita’ in genocidio, crimini di guerra e altri 12 capi d’accusa. Il procuratore del Tpi, Carla Del Ponte, ha piu’ volte puntato il dito contro le autorita’ di Belgrado che non si sarebbero mai impegnate per catturarlo.

L’arresto di Mladic era diventato uno dei punti cruciali del tentativo della Serbia di entrare a far parte dell’Unione Europea. Nel Consiglio europeo tenutosi nell’ottobre 2010, i ministri europei degli Esteri avevano dato un via libera condizionato alla richiesta di adesione della Serbia all’Ue, chiedendo a Belgrado di arrestare il “boia” di Srebrenica.

Dalla Serbia, dov’è attualmente in visita ufficiale, la rappresentante Ue degli Esteri, Catherine Ashton, ha dichiarato che Mladic deve essere trasferito “senza indugio” presso il Tribunale penale internazionale dell’Aia.


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