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Education & Scuola

Perché non ho fatto il cuoco da McDonald’s?

Spesso si sente dire che gli insegnanti italiani sono i meno pagati del mondo occidentale. Vero o falso che sia, leggete la storia del professor Alberto A. Martínez, ordinario di Storia della Scienza all'University of Texas di Austin. Che ha fatto due conti, e oggi ha un rimpianto ben preciso...

di Gabriella Meroni

Le università negli Stati Uniti costano molto, si sa, e spesso si sente dire che la colpa è anche degli alti stipendi degli insegnanti. Permettetemi di sfatare questo mito. (…)
Sono un professore ordinario di Storia della scienza e della matematica presso l'Università del Texas a Austin. Ho finito il liceo 25 anni fa. Che cosa sarebbe successo se, invece di frequentare il college, avessi lavorato da McDonald's?
L'azienda assicura ai dipendenti possibilità di carriera . Molti manager hanno iniziato come semplici cassieri. Quindi suppongo che avrei lavorato 5 anni come cassiere, 5 come capoturno, 10 come vicedirettore e, dopo 20 anni, sarei diventato direttore di ristorante. Nel 1988 un cassiere guadagnava il salario minimo federale, 3,35 dollari l'ora per 40 ore settimanali, appena sopra il livello di povertà. Ipotizzando un aumento di 10 centesimi l'ora ogni anno, avrei guadagnato solo 39.936 dollari in cinque anni da cassiere. Promosso capoturno, avrei guadagnato 59.984 dollari in 5 anni, mentre lavorare 10 lunghi anni come vicedirettore mi avrebbe portato 225.888 dollari; da direttore di ristorante, 227.517 dollari in 5 anni. Sommando i buoni pasto (McDonald's ne dà uno al giorno, pari a 28.125 dollari in 25 anni) si arriva a un totale di 581.450 dollari lordi.
Quanto ho guadagnato invece io nella mia vita reale?
Da studente e durante il dottorato ho fatto un po' di tutto: computer grafica, ripetizioni di spagnolo, cameriere, bibliotecario, perfino lavapiatti; nel frattempo insegnavo in sette corsi, portandomi a casa in totale 78.047 dollari (54.714 dai lavoretti part time, e solo 23.333 dall'insegnamento). Come borsista, ho percepito 171.555 dollari; durante tutta la carriera universitaria (istruttore, docente, assistente universitario e professore associato) ho incassato in totale 420.786 dollari, a cui vanno aggiunti altri 7.290 dollari guadagnati grazie a conferenze, apparizioni televisive e consulenze e 24.324 in diritti d'autore in seguito alla pubblicazione dei miei 5 libri. Il totale parziale è 702.002 dollari, da cui vanno però sottratte le spese per ripagare il prestito universitario contratto all'inizio dei miei studi, le rette universitarie successive, le spese di viaggio per le mie docenze in altri atenei come l'Università di Porto Rico, Vassar College, New York University, e University of Minnesota. Dunque il mio reddito totale lordo ammonta a 621.652 dollari in 25 anni. Reddito lordo medio annuo: 24.866 dollari. Attenzione, però. McDonald's suggerisce ai dipendenti di trovare un secondo lavoro, sostenendo che solo con il reddito fornito da loro non è possibile vivere.
Consideriamo dunque solo il mio primo lavoro, cioè la docenza universitaria, senza contare le altre entrate. Si arriva così a 609.413 dollari contro i 581.450 da McDonald's.
Certo, alla fine vinco io (di poco), ma ci ho messo 25 anni. Se togliamo quest'ultimo anno, in cui sono diventato finalmente ordinario, si scopre che per 24 anni ho guadagnato di meno di un dipendente di McDonald's: 522.753 dollari contro 533.556 (per 24 anni). E il confronto è sulla retribuzione annua; confrontando la paga oraria, è molto peggio. 
Sin dai tempi della specializzazione, ho lavorato circa 60 ore la settimana, anche d'estate, soprattutto a causa del costante lavoro di ricerca e scrittura , senza il quale non avrei mai ottenuto la docenza. confrontando la paga oraria, avrei dunque guadagnato molto di più come un dipendente di fast food a 40 ore settimanali di quanto non abbia fatto nel mondo accademico in 25 anni. Per di più, visto quanto guadagnavo ho quasi sempre mangiato nei fast food. Altro non potevo permettermi.
(…) E' vero, le università americane costano molto. Ma perché? Io ancora non l'ho capito. Ma tra professori e dipendenti di fast-food ci sono molte somiglianze: i datori di lavoro guadagnano molto, i cuochi o i cassieri decisamente no.
(La versione originale della lettera è stata pubblicata qui)
 


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