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Lombardia: per colpire la moschea si penalizzano gli altri culti

La legge anti-moschea è un capolavoro di burocrazia che rende impossibile la costruzione di luoghi di culto islamici e complica quella per le altre comunità religiose

di Martino Pillitteri

La commissione territorio della Regione Lombardia ha approvato  (Giovedì il 22 gennaio) il disegno di legge 195 (proposto dal centrodestra) per limitare l'apertura di nuovi luoghi di culto non cattolici sul suolo lombardo. Il voto in aula è stato fissato per martedì 27 gennaio. La sua approvazione consentirà l'edificazione di luoghi di culto in regione solo a quelle confessioni religiose che hanno stipulato un'intesa con lo Stato.
Sarà impossibile, per le comunità islamiche, edificare luoghi di culto. Ma sarà anche dura, per le altre confessioni, costruire le loro strutture.

La legge anti-moschea, di cui è primo firmatario il capogruppo della Lega Nord Massimiliano Romeo, è un capolavoro di adempimenti e di burocrazia.
I luoghi di culto delle religioni  ammesse, dovranno essere dotati  di parcheggi pari al 200% della loro superficie lorda, di impianti di videosorveglianza esterna collegata con le forze dell’ordine (spese a carico dei diretti interessati), di strade di collegamento idonee e, dovranno essere congruenti architettonicamente con le caratteristiche generali e peculiari del paesaggio lombardo.
Basta e avanza? Ma neppure per sogno.  E previsto anche l’obbligo preventivo per i Comuni di procedere alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
E non è finita qui: le confessioni devono avere una presenza "diffusa, organizzata e consistente" a livello nazionale ed "un significativo insediamento" in ambito comunale.

«Il risultato è che nella foga anti moschea il centrodestra finisce per applicare le restrizioni alle chiese cristiane protestanti, ai templi buddisti e alle sinagoghe», ha detto Jacopo Scandella del Pd.
«Il centrodestra lombardo non si è ancora sottomesso all'Islam", sentenzia Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega Nord, e aggiunge: "Rincuoriamo anche quelli che si sono già arresi. Combatteremo anche per loro".

 
Le confessioni religiose che hanno un'intesa con lo stato sono: Tavola valdese, Assemblee di Dio in Italia (ADI), Unione delle Chiese Cristiane Avventiste, Unione Comunita' Ebraiche in Italia, Unione Cristiana Evangelica Battista d'Italia (UCEBI), Chiesa Evangelica Luterana in Italia (CELI), Sacra Arcidiocesi ortodossa d'Italia ed Esarcato per l'Europa Meridionale, Chiesa di Gesu' Cristo dei Santi degli ultimi giorni, Chiesa Apostolica in Italia, Unione Buddista italiana (UBI), Unione Induista Italiana. Restano fuori tutte le comunità musulmane ma anche molte chiese evangeliche della galassia protestante.


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