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Solidarietà & Volontariato

Il volontariato sull’Aventino?

di Giulio Sensi

Se dal ministero delle Politiche sociali non dovesse arrivare alcun segnale di inversione di marcia sulle questioni che coinvolgono il terzo settore in tema di spending review, siamo pronti a cambiare rotta sulla Conferenza nazionale del volontariato e promuovere una auto-convocazione, una conferenza per conto nostro”.

Le parole, riportate dall’agenzia Redattore Sociale, sono di Francesca Danese, vicepresidente di CSVnet, la rete dei Centri Servizio al Volontariato italiani. Si aggiungono alle prese di posizione del Forum del Terzo settore sull’abolizione dell’Osservatorio Nazionale dell’Associazionismo sociale e alla levata di scudi di molte associazioni.

Ad inizio agosto pare toccherà anche l’Osservatorio Nazionale per il Volontariato, l’Osservatorio promozione sociale, il Comitato per i minori stranieri, la Consulta per i problemi degli stranieri immigrati e delle loro famiglie, la Commissione di indagine sulla esclusione sociale. Tutti presi di mira dalla falce della spending review. Fra i quasi 2000 emendamenti al vaglio del Parlamento, ce ne sono diversi che tentano di salvare gli Osservatori e le loro emanazioni regionali. Staremo a vedere cosa succederà.

Una spending review intesa in maniera strana da parte del governo Monti: si tagliano anche gli apparati che non costano -non erano previsti gettoni di presenza e le spese erano meramente di gestione, e poche- , ma che consentivano la partecipazione delle rappresentanze dell’associazionismo italiano.

Forse il governo intende risparmiare anche sulle energie spese dai dirigenti delle associazioni per interloquire con lui medesimo sulle proprie politiche?

Sarebbe peraltro interessante aprire un dibattito sull’utilità di questi spazi e sulla loro gestione, ma si tratta comunque di luoghi di partecipazione importanti, nati a seguito di un processo di emersione e di crescita dei soggetti del terzo settore italiani degli ultimi 30 anni. Cancellarli è un grave errore, anche perchè si dà un segnale di chiusura alla partecipazione, un segnale antidemocratico.

Di fronte a tutto questo, molte organizzazioni di volontariato e di tutto il terzo settore stanno reagendo: anche all’interno del Forum del Terzo Settore si sta discutendo apertamente sull’opportunità di defilarsi dalla Conferenza Nazionale del Volontariato prevista per inizio ottobre all’Aquila e magari di autoconvocare la Conferenza stessa senza l’apporto del governo. Una posizione ufficiale non c’è ancora, le divisioni su questo tema sono parecchie, ma è già pronto un documento molto duro rivolto al governo dove si mette sul piatto anche la collaborazione alla Conferenza Nazionale. La quale senza il volontariato non potrebbe evidentemente esistere.


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