Peter Bystron

L’altra Europa dei conservatori tedeschi

di Redazione

«Siamo il partito leader dell’opposizione e siamo diventati il secondo più forte partito in Germania, quello più giovane e con maggior successo dal dopoguerra ad oggi. La nostra missione è di controllare e criticare le politiche della Merkel, che governa da 12 anni». Lo afferma Peter Bystron, fra i giovani dirigenti di Alliance for Deutschland AFD, in questa intervista esclusiva

Peter Bystron, 45 anni, di origine ceca e rifugiatosi in Germania per sfuggire al comunismo. E’ laureato i Scienze politiche ed è stato uno dei membri fondatori del partito euroscettico AFD e uno dei primi a tessere l’alleanza con gli altri leaders conservatori in Europa, come Milos Zeman in Repubblica Ceca, Marine LePen in Francia e Heinz-Christian Strache in Austria con cui ha fondato la “Blue Alliance” tra Austrian FPÖ e Bavarian AfD.

Lo abbiamo incontrato, chiedendogli di descrivere la missione del suo partito tra cui rientra il progetto per una “nuova Europa”.

Quali sono i principali obbiettivi politici e quali i valori fondanti del vostro partito?
Alternativa per la Germania è un partito conservatore, euroscettico che si oppone all’immigrazione di massa e vuole che la Germania si assuma nuovamente la responsabilità del proprio futuro, invece che obbedire ad organizzazioni globaliste di persone non elette

Che ruolo intende giocare l’AFD nell’attuale sistema tedesco?
Noi siamo il partito leader dell’opposizione e siamo diventati il secondo più forte patito in Germania, il partito più giovane e con maggior successo che la Germania ha avuto dal dopoguerra ad oggi. La nostra missione è di controllare e criticare le politiche della Merkel, che governa da 12 anni.

Quali sono a suo avviso le potenziali minacce provocate dall’attuale fenomeno migratorio e quali le vostre proposte politiche? L’immigrazione di massa, generata dalla decisione incostituzionale della Merkel di aprire i confini, minaccia i valori fondamentali dell’Europa illuminata a causa di un flusso incontrollato di persone spesso anti-occidentali, contro le donne, antisemiti e contro i diritti dei gay. Questa massa antidemocratica di immigrati ha diviso l’Europa come mai prima ed ha imposto un carico economico irresponsabile sul popolo europeo. Mentre Spagna e Italia soffrono il problema della disoccupazione giovanile, che ha raggiunto picchi del 40% – 50%, noi siamo occupati a gestire i migranti illegali e non qualificati, provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente. Alla Merkel e ai globalisti piace parlare di valori Europei e di solidarietà, ma stanno facendo del loro meglio per comprometterli. Abbiamo, dunque, necessità di fermare questa immigrazione di massa con azioni di polizia e inviando gli immigrati non qualificati a casa loro.

LEGGI LA VERSIONE INGLESE DELL'INTERVISTA: QUI

Qual è la posizione di AFD rispetto all’Europa e quale il vostro progetto?
Noi siamo europei in tutto e per tutto, impegnati per un Europa forte che lavora insieme. L’Europa è la casa di origine della democrazia e dell’illuminismo e ha sviluppato la più grande cultura nella storia dell’umanità. L’unico problema è il mostruoso apparato chiamato EU, che nessuno ha eletto e nessuno vuole eccetto una ristretta elites. Ogni volta al popolo viene consentito di votare per più Europa e meno libertà, chi ha votato contro è stato annientato. I Britannici hanno votato per riavere la loro indipendenza, e combatteranno per una reale Brexit che noi appoggiamo. L’Europa si sta sbriciolando, l’Euro è un errore che ha necessità di essere urgentemente riformato. Noi vogliamo ritornare ad un commercio giusto (equo) e all’unione doganale di nazioni sovrane e fare a meno della burocrazia non eletta di Bruxelles.

La struttura dell’eurozona presenta un assetto asimmetrico le cui ricadute incidono notevolmente sulle economie meridionali e in modo particolare sull’Italia. Credete che il sistema vada riformato? In che modo?
Sì. Noi abbiamo bisogno di sentire l’Italia, l’Austria, la Gran Bretagna e l’Europa dell’Est nostri partners invece di criticarli continuamente.

Quali sono, a livello europeo, le forze politiche a voi più affini con le quali poter condividere un progetto politico?
Siamo molto vicini a tutti i partiti conservatori anti establishment, dall’Ungheria all’Italia, passando per Austria, Francia e Regno Unito. Noi facciamo parte di un paradigma di cambiamento in Europa che consiste nell’ascoltare la voce del popolo e lottare affinché tale voce venga ascoltata anche dai decisori. Insieme salveremo l’Europa e la cultura Europea per le prossime generazioni.

Qual è la vostra idea di politica estera e come si caratterizza rispetto ai maggiori grandi attori, Stati Uniti, Russia e Cina, presenti oggi sulla scena globale?
Noi vogliamo che i poteri principali che appoggiano le democrazie, la sovranità nazionale e la libertà, da Washington a Londra e Mosca, lavorino insieme per proteggere la nostra libertà e lottino contro i nostri nemici, specialmente il terrorismo radicale islamico.

A suo avviso il ruolo e gli obbiettivi della NATO sono sempre attuali oppure necessitano di una revisione?
La Nato ha assicurato pace in Europa per 70 anni, più della Unione Europea,che ha principalmente causato conflitti e problemi. La Nato deve tenere in considerazione le preoccupazioni sulla sicurezza dei nostri vicini, specialmente in relazione alla Russia, e lavorare insieme a loro per trovare una soluzione. La Nato è stata originariamente costituita come un alleanza difensiva. Oggi ha bisogno di focalizzarsi sulle nuove minacce asimmetriche, come il terrorismo, che costituiscono pericolose insidie proprio in Europa. La Germania deve ancora una volta prendersi la responsabilità della difesa e rimettere a posto il malandato e dimenticato esercito tedesco, che è diventato una barzelletta sotto Angela Merkel.

Gli autori

Filippo Romeo è Analyst of Vision & Global Trends

Alberto Cossu è Analyst of Vision & Global Trends

Photo credits:

AfD Foreign Policy spokesman Petr Bystron with Austrian FPÖ leader Heinz-Christian Strache on Germany’s highest mountain, the Zugspitze – early pioneers of the "Blue Movement”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA