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Edutainment finanziario

Capire l’economia in un quadro di Hopper

Il Museo del Risparmio di Torino, istituito 12 anni fa da Intesa Sanpaolo, si accresce di una suggestiva sala multimediale, ribattezzata "Ammirare". Grazie a 10 famose opere d'arte di diverse e epoche e differenti scuole e stili, da Benezzo Gozzoli a Manet, la cosiddetta "scienza triste" non sembra davvero tale

di Giampaolo Cerri

C’è una nuova sala, al Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo a Torino. È una suggestiva sala interattiva che gli organizzatori hanno battezzato Ammirare, perché contiene la riproduzione animata di 10 opere d’arte da musei italiani e internazionali in grado, assicurano, «di spiegare al visitatore in modo originale e coinvolgente i principi dell’economia: la nascita delle banche, l’evoluzione dei mercati finanziari, le origini della società consumistica, la fiscalità».

Chi vi acceda può godersi, tra le altre, opere di Peter Paul Rubens, Édouard Manet, Edward Hopper, Pieter Brueghel, Pierre Bonnard, Benozzo Gozzoli, «attentamente selezionate per la loro affinità con le tematiche alla base dell’innovativa esperienza, entrano quindi in modo permanente nel Museo per rispondere alla sua vocazione di diffondere l’educazione finanziaria in maniera semplice e divertente».

Dal sidecar fra i campi di lavanda alla nave in porto

Insomma, seguendo un treno d’epoca, un villaggio fiammingo del 1600, un sidecar che sfreccia tra i campi di lavanda della Provenza, una nave attraccata al porto di Anversa e interagendo con gli elementi di ogni scenario, curiosando tra le pieghe del tempo, i visitatori possono avvicinarsi a concetti economici talvolta percepiti come complessi, come la contabilità o le crisi finanziarie. «Due le postazioni di realtà virtuale a disposizione per una visione interattiva con visori Oculus di ultima generazione».

Clicca il video per vedere tutte le opere di “Ammirare”

L’educazione finanziaria, di cui si parla da tempo e per la quale si fanno per fortuna molte cose – non tutte onestamente sempre molto efficaci e che resisterebbero difficilmente senza l’indotto scolastico – si arricchisce di una modalità obiettivamente affascinante. Di più immergendosi in questi strepitosi lavori, la cosidetta “scienza triste”, l’economia appunto, non sempre più davvero tale.

Non un museo tradizionale

Già faceva abbastanza eccezione un’inziativa come il Museo di Torino, creato nel 2012 su iniziativa appunto del gruppo bancario: uno spazio in cui è possibile avvicinarsi ai concetti di risparmio e investimento con linguaggio chiaro e semplice, al fine di migliorare il proprio livello di alfabetizzazione finanziaria. «Non è un museo tradizionale», dicono con una certa fierezza quelli di Intesa Sanpaolo, «ma un progetto di edutainment unico nel suo genere, dove tecnologia e interattività sono usate per sorprendere i visitatori». Non avevano torto ma con la sala Ammirare, hanno definitivamente ragione.

Così come ha ragione, il presidente Gian Maria Gross-Pietro (sotto nella foto, ndr), quando con una certa fierezza osserva che «con questa nuova iniziativa del Museo del Risparmio, l’educazione finanziaria, leva di crescita per la società e per gli individui, viene introdotta attraverso l’arte con un originale approccio interdisciplinare aperto e creativo. L’arte e l’economia sono entrambi punti di osservazione della realtà, sebbene da prospettive molto diverse. Convivono da anni – e bene – nel Gruppo e da oggi anche nel Museo del Risparmio».

La vicesindaca di Torino, Michela Favaro col presidente Gian M. Gross-Pietro sulle postazioni multimediali

Gratis fino a domenica

Per l’occasione fino a domenica 25 febbraio il museo sarà a ingresso gratuito per offrire a tutti i visitatori la possibilità di provare la nuova exhibit in slot della durata di 30 minuti. Per accedere alle postazioni è necessario prenotare all’indirizzo prenotazionimdr@civita.art o al numero verde 800.167.619.

In apertura, I nottambuli, dipinto nel 1942 da Edward Hopper e ora visibile all’Art Institute di Chigaco. Nella sala Ammirare lo si usa per spiegare il concetto di crisi.


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