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Famiglia & Minori

DECIDE IL TRIBUNALE SE DUE FRATELLI SI POSSONO CONOSCERE

Adozioni. Le regole sulla ricerca delle origini

di Marco Scarpati

Purtroppo non è così semplice rispondere. Formalmente dovrebbe inviare richiesta al Tribunale per i minorenni di Napoli che, con ogni probabilità, fu quello che procedette alla pratica relativa all?adozione. Il Tribunale, valutata la consistenza della domanda e il fatto che essa sia nell?interesse della persona cercata e dopo aver chiesto alcuni pareri a esperti di psicologia, potrebbe decidere di dare il nulla osta, non prima di aver sondato la disponibilità della persona cercata. Si può quindi anche prevedere (per ipotesi) che il Tribunale possa rispondere negativamente alla richiesta del lettore straniero, giacché il segreto dietro alla scelta adottiva potrebbe essere ancora necessario, ovvero il giudice potrebbe ritenere (sulla base della relazione dei consulenti) che il disvelamento di tale notizia potrebbe essere non positivo per la sorella. O la stessa sorella potrebbe non volere conoscere il vecchio fratello e continuare a vivere la vita ?normale? che fino a ora ha vissuto. Pensiamo poi al fatto che, per ipotesi, la stessa potrebbe non aver mai saputo di essere stata adottata ovvero non conoscere tutte le notizie inerenti la sua vita, giacché la vecchia legge non obbligava i genitori adottivi a informare i figli dell?avvenuta adozione e dell?origine del loro rapporto. Nel frattempo (sono trascorsi 36 anni) la normativa in questione si è di molto trasformata e l?accesso a tali notizie è diventato assai più difficoltoso e legato alla protezione del diritto all?anonimato nelle pratiche adottive. Ovviamente la faccenda è assai discutibile. La vecchia adozione (e quella del 1970 non era ancora stata modernizzata) non aveva ancora al centro l?interesse del minore e spesso le scelte del giudice erano decisamente strane. Al giorno d?oggi, per esempio,assai difficilmente un giudice provvederebbe all?adozione di un solo figlio di una famiglia senza intervenire sugli altri. E ancor più difficilmente spezzerebbe i legami fraterni che si sono creati, obbligando fratelli e sorelle a perdere i loro riferimenti affettivi che gran parte hanno nella formazione del carattere di un bambino e della sua autostima. La nuova adozione tende a non separare i fratelli naturali, anche se ciò a volte può creare grosse problematiche nelle coppie di genitori adottivi. Chiunque ha un bambino adottato sa bene che spesso il piccolo è più curioso di sapere se ha fratelli in giro per il mondo che conoscere i genitori, e accade sovente che proprio con i primi riallacci, anche ad anni di distanza rapporti (più paritari e destituiti da possibili senso di colpa o di rivalsa) che si erano interrotti anni ed anni prima. IL PUNTO Oggi, in caso di adozione, è difficile che vengano separati dei fratelli naturali, non era così decenni fa. Inoltre, nella vecchia legislazione, al centro dell?attenzione non vi era l?interesse del minore e i genitori adottivi non erano tenuti a rivelare al bambino adottato la sua origine. È il tribunale che decide se è il caso, o no, di far ritrovare due fratelli su richiesta di uno solo di essi.


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