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Attivismo civico & Terzo settore

Diritti. Teoria e pratica: quanta distanza

Non sono ancora previste polizze assicurative speciali a tutela delle persona diversamente abili.

di Franco Bomprezzi

A seguito di una malattia progressiva vivo in sedia a rotelle e sono invalida civile al 100%. Nel mio palazzo devono effettuare la manutenzione all?ascensore e prevedono un fermo di una quindicina di giorni. Abito al quarto piano e la cosa mi preoccupa moltissimo. Quali sono i miei diritti? Mi spetta un rimborso, almeno parziale, delle spese di albergo, visto che per lavorare dovrò abbandonare la mia abitazione per tutto il periodo della manutenzione? Lettera firmata, Milano Cara signora, il caso che lei segnala è davvero singolare, ma non così raro. Come ho potuto appurare dagli esperti del Call center SuperAbile Inail (numero verde 800.810810), non esiste una tutela di legge specifica, e l?unica speranza è che il contratto di manutenzione dell?ascensore del suo condominio preveda una qualche assicurazione che interviene nel caso di ritardi rispetto al tempo massimo per la manutenzione (quindici giorni mi sembrano un?esagerazione). Un?ipotesi, peraltro, assai remota. Il che mi fa pensare che nel nostro Paese non è ancora assimilato il concetto che una persona con disabilità può essere, oggi, a tutti gli effetti, pienamente attiva e non assistita, ossia un lavoratore che percepisce un reddito ma che, di conseguenza, ha anche dei doveri di presenza e di puntualità. Quali e quanti sono i ritardi ai quali le persone disabili sono costrette per fattori non dipendenti dalla propria volontà? Un parcheggio occupato abusivamente, un taxi che non arriva, un ascensore guasto, una carrozzina che si rompe, un assistente personale che si ammala, ecc . Tutte situazioni ben note a chi legge questa rubrica, ma che di fatto non hanno un rimedio concreto e immediato. Penso che sarebbe forse il caso di cominciare a lavorare seriamente a delle polizze assicurative specifiche, che tutelino le persone con disabilità partendo proprio dalle funzioni normali della vita quotidiana. Questo anche a prescindere dal doveroso rispetto delle leggi, perché il danno, in ogni caso, avviene qui e adesso. Per scrivere a Franco Bomprezzi: redazione@vita.it


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