Politica

Federalismo sportivo? La Lombardia ci prova

Gestione degli impianti, formazione del personale tecnico e sostegno del volontariato e del non profit. Così la regione del Nord brucia i tempi. Con qualche rischio...

di Redazione

I l decentramento dei poteri agli enti locali,prevede la gestione degli impianti sportivi, la formazione del personale tecnico e quanto attiene in materia di sport sociale anche sul piano legislativo e sanitario. Poteri che si amplieranno con la riforma dello Stato in senso federale. Sotto questo profilo la Regione Lombardia gioca di anticipo e modifica la legislazione vecchia di 23 anni per adeguarla alle nuove esigenze della popolazione sportiva. Sono circa 1 milione e 100 mila coloro che praticano un?attività sportiva in questa regione, secondo i dati forniti dal Coni lombardo, cioè il 12% della popolazione attiva. In particolare, sono 700mila i tesserati alle 39 federazioni ?olimpiche? lombarde e 350mila gli iscritti ai vari enti di promozione sportiva (Csi, Uisp, ecc). L?assessore allo sport regionale, Guido Bombarda, ha presentato una proposta di legge regionale, che la giunta si appresta a varare, che prevede il riordino delle professioni e dello sviluppo dello sport. Nel testo della nuova legge, nata dalla collaborazione tra Regione, Coni, enti locali e associazioni di promozione sportiva, si fa esplicito riferimento al ruolo di protagonista che deve assumere il volontariato e il non profit, ritenuti alla base dello sport dilettantistico.
Tra le varie proposte annunciate c?è anche l?istituzione di una ?Scuola regionale dello sport?, che dovrà formare preparatori tecnici, istruttori, manager, e dirigenti sportivi. Un progetto valido e ad ampio raggio, che si propone di soddisfare le nuove richieste degli sportivi, sempre più precise e variegate.
Si pone però, il pericolo di un conflitto che potrebbe sorgere tra gli enti deputati alla formazione del personale che opera in ambito sportivo. La riforma degli Isef, infatti, prevede gli stessi obiettivi contenuti nel progetto presentato dalla Lombarda. Due enti presenti sul territorio, uno dei quali di livello universitario, in conflitto tra loro, rappresenterebbe certamente uno spreco di risorse e sarebbe deleterio per lo stesso sport.

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