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Petrin (Aido): soddisfazione per boom di donazione organi. Ora spingere al Sud

«Siamo soddisfatti e nel contempo avvertiamo la responsabilità di fare di più e meglio». Così Flavia Petrin, presidente di Aido, Associazione Nazionale per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule. «E' necessario impegnarsi per ridurre le quote di opposizione alla donazione, che si rilevano particolarmente alte nelle regioni del Sud»

di Sabina Pignataro

«Siamo soddisfatti e nel contempo avvertiamo la responsabilità di fare di più e meglio». Così Flavia Petrin, presidente di Aido, Associazione Nazionale per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule, commenta i dati contenuti nel report elaborato dal Centro Nazionale Trapianti, presentato stamane dal Ministro della Salute Orazio Schillaci con il direttore del CNT Massimo Cardillo e il presidente dell'ISS Silvio Brusaferro.

Spiega Petrin: «Questi numeri sono per noi molto positivi: nel 2022 le donazioni di organi, tessuti e cellule staminali emopoietiche sono cresciute del 3,7%, così come i trapianti, aumentati del 2,5%. C’è però ancora molto da fare se consideriamo le migliaia di persone in lista d’attesa, pazienti per cui il trapianto è davvero l’ultima possibilità di cura».

«Per altro verso – sottolinea Petrin – è necessario impegnarsi per ridurre le quote di opposizione alla donazione, che si rilevano particolarmente alte nelle regioni del Sud. Per promuovere la cultura del dono è indispensabile rafforzare la rete sanitaria e di volontariato del territorio e su questo Aido continuerà ad impegnarsi».

Come ha spiegato Massimo Cardillo, direttore del Centro nazionale trapianti, i dati mostrano un paese con notevoli differenze regionali: si passa da regioni come la Toscana (49,3 donatori per milione di abitanti), Emilia Romagna (46) e Veneto (36,3) a Umbria (6,9) e regioni del Sud come Molise (3,4), Sicilia (12), Puglia e Abruzzo (12,5). (Qui l'articolo per approfondire).

E' necessario impegnarsi per ridurre le quote di opposizione alla donazione, che si rilevano particolarmente alte nelle regioni del Sud

Flavia Petrin, presidente di Aido

«Il nostro obiettivo è innanzitutto culturale – continua la presidente – perché il “sì” alla donazione deve essere una scelta consapevole, da effettuare in vita. Con Aido è possibile farlo sia in modalità classica olografa (scrivendo cioè di proprio pugno) sia online, senza dimenticare la possibilità di esprimere il proprio consenso durante le operazioni di rinnovo della carta d’identità in comune. Sul nostro sito aido.it e sulla nostra app è inoltre attiva Digital Aido, la funzione che consente di esprimersi favorevolmente alla donazione 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, con un semplice click da pc o smartphone». Conclude Petrin: «I buoni risultati su donazioni e trapianti sottolineano l’impegno fin qui profuso e rappresentano un motivo in più per continuare con maggiore determinazione».


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