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Parlano gli esclusi: la beffa del buco temporale per le fondazioni

Fra i tanti enti esclusi dal 5 per mille 2022 c'è anche la Fondazione Apostolicam Actuositatem, una realtà costituita dall'Azione Cattolica. L'avevano scelta 4.033 contribuenti, destinandole quasi 130mila euro. Il tesoriere Lucio Turra spiega perché pur avendo chiesto l'iscrizione al Runts sono stati esclusi: «Nel nostro caso specifico si tratta di un periodo di "buco" tra la stipula dell’atto notarile di modifica dello Statuto e l'effettiva iscrizione. C'è un evidente gap normativo»

di Redazione

Per entrare a far parte degli enti beneficiari del 5 per mille c'era una condizione dirimente: iscriversi al Registro Unico del Terzo settore-Runts (per trasmigrazione o per iscrizione) entro il 31 dicembre 2022. Le associazioni di promozione sociale-Aps e le organizzazioni di volontariato-Odv sono state trasmigrate automaticamente, mentre le fondazioni che svolgono attività nei settori onlus dovevano iscriversi, pena l'esclusione.

Qui il caso degli 8.291 enti esclusi dal 5 per mille 2022, come risulta dall'elenco dell’Agenzia delle Entrate, incrocia la Fondazione Apostolicam Actuositatem. Che cosa è successo? L'ente costiuito dall'Azione Cattolica per sostenere le proprie attività, anche per esempio con una casa editrice, ha modificato il proprio statuto per poter diventare Ets ed entrare nel Runts, con atto notarile (necessario per le fondazioni) del 28 ottobre 2022. Quindi nei termini indicati. C'è però un periodo di buco che va dalla stipula dell’atto notarile di modifica dello statuto alla effettiva iscrizione al Runts. Tuttavia «bisogna tener conto che la Fondazione con l’atto di modifica dello statuto in Fondazione Ets, come ente esce dal Registro della Prefettura. Questo è un aspetto da tenere in debita considerazione per le fondazioni» spiega Lucio Turra, tesoriere della Fondazione Apostolicam Actuositatem. «Riteniamo che sussista un evidente gap normativo» sottolinea.

Turra, nell'edizione del 5 per mille 2022 figurate negli elenchi esclusi: qual è la ragione? Un errore di forma? O il fatto che non abbiate presentato iscrizione al Runts?

In realtà abbiamo modificato lo statuto della nostra Fondazione Apostolicam Actuositatem con atto notarile avvenuto entro il 31/12/2022 per la trasformazione della Fondazione in Ets. Esattamente in data 28/10/2022.

Quali sono le valutazioni che vi hanno portato a questa decisione?

La nostra Fondazione ha sempre percepito i flussi del 5 per mille. La scelta di aderire agli Ets è dettata dalla possibilità di poter ottenere ulteriori agevolazioni: 5 per mille certamente, ma anche erogazioni liberali, progettualità più ampie, diverso ruolo della casa editrice, agevolazioni di carattere fiscale.

La norma però parla di "iscrizione al Runts" entro il 31 dicembre 2022, non solo di modifica dello Statuto.

Riteniamo sia indispensabile una sanatoria a livello generale. Riteniamo che sussista un evidente gap normativo. Nel nostro caso specifico si tratta di un periodo di buco che va dalla stipula dell’atto notarile di modifica dello statuto alla effettiva iscrizione al Runts. Bisogna però tener conto che la Fondazione con l’atto di modifica dello statuto in Fondazione Ets, come ente stesso esce dal Registro della Prefettura. Questo è un aspetto da tenere in debita considerazione per le fondazioni.

Spieghi meglio.

Per le fondazioni e gli enti riconosciuti la modifica dello statuto deve necessariamente avvenire con un atto pubblico davanti un notaio con data certa (che è pubblico ufficiale e che ha obblighi di controllo effettivo dell’atto stesso previsto dalle normative). Questo fatto determina un'efficacia diversa e, se è consentito, un atto notarile è più efficace dell’iscrizione ad un Registro amministrativo, per quanto sia costitutivo di un Ente del Terzo settore. Altra cosa sono le modifiche degli statuti delle Odv e delle Aps, che non avvengono per atto pubblico.

Vi avevano scelti 4.033 contribuenti, per un importo pari a 129.462,07 euro. Quanto e come peserà, in termini di attività e servizi, questa mancata entrata? Come la compenserete?

Se dovesse essere confermata l’esclusione, si produrrebbe una perdita consistente, non solo di pari importo rispetto a quello non riconosciuto ma addirittura superiore, per i risvolti di mancate attività che la Fondazione ha in programma di effettuare ai sensi del proprio oggetto sociale.

Presenterete ricorso?

Se non verrà accolta la nostra informativa al Ministero del Lavoro, faremo senz’altro ricorso. Auspichiamo tuttavia che ci siano alternative ad un ricorso.

La foto in apertura è di www.facebook.com/edizioniave


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