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Economia & Impresa sociale 

Mitch, l’Italia cancellerà i debiti

Centinaia di miliardi “condonati” alle nazioni devastate dal ciclone. Lo ha annunciato il ministro Dini, senza però specificare l’esatto ammontare della cifra. Parla Walter Veltroni

di Redazione

A nche l?Italia cancella il debito estero con le nazioni colpite da Mitch. Il nostro Paese si allinea così ad altri stati europei quali Francia, Spagna e Olanda che hanno deciso di azzerare il debito di Nicaragua e Honduras. La decisione è stata annunciata lo scorso 13 novembre (proprio mentre scriviamo) dal ministro degli Esteri Dini, il quale ha aggiunto che l?ufficializzazione del provvedimento dovrebbe arrivare già con il prossimo Consiglio dei ministri. Lamberto Dini non ha però specificato verso quali Paesi si indirizzerà il ?condono?, parlando in generale di «Paesi centroamericani colpiti da Mitch»: il debito del Nicaragua nei confronti dell?Italia ammonta a 100 miliardi, quello dell?Honduras a 40 miliardi; ma nel complesso il Centroamerica è indebitato con l?Italia per diverse centinaia di miliardi. In attesa di precisazioni da parte della Farnesina, quello che è certo è che il nostro Paese intende rispondere all?appello lanciato subito dopo il disastro dai presidenti degli stati centroamericani e dall?arcivescovo di Tegucigalpa, monsignor Oscar Andres Rodriguez, che aveva chiesto alla comunità internazionale di annullare i 6 miliardi e mezzo di dollari di debito accumulati dal suo Paese, il Nicaragua, oltre ai debiti dell?Honduras. La situazione debitoria di questo Paese è ancora più drammatica: l?Honduras deve infatti destinare il 40% del suo prodotto nazionale per far fronte agli interessi accumulati sul proprio debito estero, pari a più di 4 miliardi di dollari. Ecco dunque la risposta dell?Italia, che arriva qualche giorno dopo la presa di posizione del neosegretario dei Democratici di sinistra, Walter Veltroni: «Invito il governo a un gesto di solidarietà verso questi Paesi che oggi sono ancora più poveri» aveva detto al premier Massimo D?Alema. Ed eccolo accontentato. «Abbiamo ritenuto giusto chiedere al governo di cancellare i debiti di quei Paesi», dice oggi Walter Veltroni a ?Vita?. «E apprezziamo per questo la proposta fatta oggi da Dini di un disegno di legge che porti all?alleggerimento del debito di queste nazioni. È evidente in ogni caso che il tema della riduzione del debito dei Paesi più poveri sia all?ordine del giorno, e sicuramente la parola d?ordine di una moderna forza della Sinistra italiana». Anche alla luce di una nuova Cooperazione internazionale? «Sì» risponde Veltroni. «Occorre partire da questi presupposti. Più in generale poi è tempo di ripensare le istituzioni sovranazionali, il cosiddetto ?governo mondiale?. Per affrontare le emergenze, ma anche per governare i crescenti squilibri tra i Paesi ricchi e quelli poveri. Penso alla riforma del Fondo Monetario Internazionale, a nuovi meccanismi di rientro del debito per i Paesi in grave cirisi economica e all?istituzione di un Consiglio di sicurezza economica». Il suo appello è stato dunque ascoltato. Quali reazioni ha potuto registrare? «L?attenzione dei media, delle forze politiche e della società civile ci spingono a insistere su questa strada. La solidarietà e la cooperazione sono i valori di una politica moderna che sa parlare al cuore e alla mente dei cittadini». Le associazioni intanto continuano le raccolte; in particolare, il Gvc di Bologna (aderente al coordinamento Cocis) fa sapere che dalla prossima settimana è possibile telefonare allo 051/ 585604 per avere informazioni sulle modalità di invio di generi alimentari non deperibili, attrezzi da lavoro e farmaci che serviranno a superare la prima fase dell?emergenza. Ecco i conti correnti postali di altri enti che raccolgono fondi pro Centroamerica: Croce Rossa, ccp n° 300004; Caritas, ccp n° 347013; Mani Tese, ccp n° 291278; Mlal, ccp n° 12808374; Altrimondi, ccp n° 17823006.


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