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Economia & Impresa sociale 

Oggi a Francoforte debutta l’Euro. Ecco che accadr

Euro, le tre fasi del "changeover" Ecco il piano predisposto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze per l'addio alla lira e l'introduzione della nuova moneta

di Paul Ricard

Si articoleranno così: produzione e distribuzione della nuova moneta, doppia circolazione e “addio” alla Lira dal 1o marzo 2002 Dalla lira all’euro in tre mosse: tante sono le fasi del piano di ”changeover” predisposto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. La prima, e’ la fase preparatoria in cui le monete vengono prodotte, custodite e trasportate nei depositi per la distribuzione. La distribuzione dei ‘kit’ di nuove monete e banconote comincera’ per supermercati e centri commerciali dal 1° ottobre; le mazzette supplementari di banconote, invece, verranno distribuite ai piccoli commercianti dal 15 dicembre con l’impegno a non immetterle in circolazione prima del 1o gennaio 2002. In questa prima fase verranno riforniti gli oltre 26 mila sportelli bancari e i 14 mila uffici postali. Le monete, la cui distribuzione e’ complicata dal peso, cominceranno ad arrivare fin dai prossimi giorni negli uffici postali. Le banconote dal 1o novembre inizieranno ad uscire dalle filiali della Banca d’Italia e da dicembre e’ prevista la pre-alimentazione di banche e uffici postali. I cittadini avranno i ”ministarter kit” in distribuzione dal 15 dicembre. La seconda fase e’ quella della doppia circolazione: va da Capodanno al 28 febbraio del 2002. In questa fase le lire verranno man mano ritirate dalla circolazione e portate nei depositi per essere distrutte. La terza e ultima fase comincera’ dal 1o marzo: le lire non avranno piu’ valore legale e potranno essere cambiate, per altri dieci anni, soltanto presso le filiali della Banca d’Italia. Lo sforzo logistico della distribuzione di monete e banconote sara’ imponente: treni speciali e camion trasporteranno le monete dai tre depositi centrali della Zecca ai depositi regionali. Da qui verranno distribuiti ai depositi provinciali e infine a banche, poste, commercianti e privati cittadini. Le banche si riforniranno dalla Banca d’Italia restituendo le vecchie lire che saranno trasportate dai blindati di Bankitalia nei due centri per la distruzione. Per le monete, il problema piu’ grosso e’ rappresentato dal peso: circa 40 mila tonnellate di spiccioli dovranno partire dai depositi centrali con destinazione banche e uffici postali. Gia’ questa settimana sono partiti i primi treni carichi di casse contenenti la nuova moneta unica. Complessivamente saranno in movimento sulle rotaie e sulle strade 90 milioni di pezzi, che lasceranno i tre depositi centrali delle Poste di Scanzano, Pomezia e L’Aquila per essere scaricati nei 15 centri regionali, da cui poi spiccare il salto finale. E col primo arrotondamento, quello sugli starter-kit si perdono subito 172 milioni e 440 mila lire. Ne sono previsti 30 milioni di ‘pezzi’, un assortimento di 12,91 euro che verra’ venduto a 25.000 lire. Soltanto che in realta’ ne vale 24.997,5: una differenza di due lire e mezzo a ‘kit’ che, moltiplicata per i 30 milioni di pacchetti di nuove monete che saranno distribuiti alle famiglie fanno appunto 82,5 milioni di lire. Non va meglio per i kit dei commercianti: un assortimento di monete per 315 euro (pari a 609.925,05 lire) che saranno venduti a 610 mila: una differenza da 74,95 lire che, moltiplicata per 1,2 milioni di kit per i commercianti danno altri 89.94 milioni di lire. Una goccia, ma dopo tutti gli allarmi per evitare gli arrotondamenti forse si poteva pensare a cifre piu’ adatte per i ”pacchetti iniziali”.


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