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Qui il metrò torna bello

Il progetto si intitola “Il metrò si fa bello”. I suoi beneficiari diretti? Alcune stazioni della metropolitana di Milano che saranno rimesse a nuovo

di Massimiliano Franceschetti

Niente più graffiti sui muri né scritte sui sedili. Stop alle vernici spruzzate di notte. Basta con gli sfregi sulle pareti. E una strizzatina d?occhi agli attori dell?economia sociale. A deciderlo è stato il gruppo Montedison, che la scorsa settimana ha dato il via a un?iniziativa di tutela di strutture urbane e di miglioramento della qualità della vita in collaborazione con le cooperative sociali del Consorzio Gino Mattarelli (Cgm). Il progetto si intitola ?Il metrò si fa bello?. I suoi beneficiari diretti? Alcune stazioni della metropolitana di Milano (la M3 Duomo, le scale accesso di M1 Duomo, M3 Missori e Montenapoleone), che saranno rimesse a nuovo e ripulite dai segni lasciati dai vandali di tutti i giorni, ma ne beneficeranno anche Comune e Azienda municipalizzata dei trasporti (Atm), che hanno sottoscritto e pubblicizzato l?evento, e i singoli utenti. Pubblico e privato hanno lavorato insieme anche grazie al sostegno, durante la fase progettuale, di Sodalitas, l?associazione per lo sviluppo dell?imprenditoria nel sociale promossa da Assolombarda. L?intervento, uno fra i primi casi di partnership ?trilaterale? (sinergia tra pubblico, privato sociale e privato profit), sul quale il gruppo Montedison investirà circa un miliardo di lire, riguarda complessivamente 9.800 metri quadri di superficie, non provocherà intralcio al traffico dei treni e al transito dei passeggeri e durerà circa un anno. Le fasi del lavoro saranno tre e coinvolgeranno, in qualità di manodopera, persone socialmente svantaggiate appartenenti alla cooperativa integrata ?Spazio aperto? del consorzio provinciale Sistema Imprese Sociali di Milano, che aderisce a Cgm. Gli interventi di pulizia totale delle superfici con l?uso di detergenti speciali, di protezione preventiva delle stesse e di ordinaria manutenzione saranno coordinati e definiti tecnicamente da Syremont, una società del Gruppo Montedison nata nel 1987 per valorizzare il know-how accumulato dalla holding relativamente agli studi e ai prodotti per i beni culturali, e oggi specializzata nella diagnostica ambientale e chimico-fisica su manufatti e monumenti di pregio artistico con trattamento informatico dei dati ottenuti. «La nostra idea ?Il metrò si fa bello?», spiegano i responsabili del secondo gruppo industriale privato italiano, «è nata con un duplice obiettivo: ridare dignità a una parte dimenticata della metropoli e stabilire un legame con il Terzo settore consentendo a chi lavora nel non profit di maturare una professionalità e un bagaglio di conoscenze tecniche successivamente spendibili in altri settori del mercato del lavoro». «Il progetto è l?occasione giusta per soddisfare le esigenze del cittadino, più volte ribadite in risposta a nostri sondaggi», dice Daniele Bonecchi dell?Atm, «e puntare alla diffusione di una cultura sempre più sensibile e attenta al rispetto dell?ambiente in cui si vive». Anche il trattamento chimico seguirà precise garanzie ambientali: sono infatti escluse tutte le sostanze che, liberandosi o stagnando nell?aria, possono danneggiare utenti o passanti. ? La scheda Nome: Cooperativa Spazio aperto Settore: Pulizie, raccolta carta, segreteria, assemblaggi Presidente: Alberto Fontana Data di nascita: 1984 Soci lavoratori: 30 (di cui il 60% appartenenti a fasce svantaggiate, la legge 381/1991 prevede il 30%) Numero altri soci: 80 Fatturato: 1 miliardo e mezzo circa nel 1996 Indirizzo: Sede operativa: via Gorki 5, 20146 Milano. Telefono 02/48955377, Sede legale: via C. Bazzi 68, 20141 Milano


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