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Sanità & Ricerca

Solidarietà Aids: cresce l’esperienza

di Francesco Di Nepi

L?inizio è stato duro. Troppo confuse erano infatti le notizie sull?argomento Aids. Circolavano voci allarmanti, discordanti e antitetiche sulla trasmissione del virus e sugli effetti reali della malattia. Nessuna certezza, insomma, per un?organizzazione, chiamata ?Associazione solidarietà Aids? (Asa), nata a Milano nel 1985 come servizio telefonico di informazione, cui però mancava, all?inizio, la sicurezza delle notizie da dispensare. I volontari dell?Asa si resero conto molto presto che la malattia causava problemi che non erano soltanto fisici, ma anche psicologici. Il malato cominciava infatti a mettere in discussione i propri valori e le proprie certezze, che dovevano essere riacquisite e rinforzate. Che fare, dunque? La risposta fu immediata: tentare di sostenerli con l?obbligo tassativo di bandire qualsiasi atteggiamento pietistico cercando invece di restituire al sieropositivo la dignità e il rispetto della propria persona. Da qui nasce nel 1987, grazie ai volontari dell?Asa, la prima esperienza italiana di gruppi di sostegno psicologico e auto-aiuto destinato a persone sieropositive. Mentre nell?estate dello stesso anno ebbe inizio l?attività di assistenza domiciliare, rivelatasi poi molto preziosa. Nel corso degli anni, se più di di trecento persone hanno potuto usufruire di questo servizio, un numero più elevato di malati sono stati assistiti via telefono o ?de visu?. Oggi, dopo dodici anni dalla nascita, la situazione è sensibilmente migliorata: l?Aids è una malattia in forte diminuzione grazie alla costante ricerca, agli studi e alla sperimentazione. Attività che hanno permesso di individuare le caratteristiche del virus, i veicoli attraverso i quali si trasmette e le precauzioni da seguire per evitare il contagio. E si è evoluta anche l?attività dell?associazione, partendo sempre da una base di assistenza ai malati, si occupa oggi anche di organizzare riunioni informative, tavole rotonde e conferenze che hanno però sempre lo stesso scopo: quello di pubblicizzare nuove ricerche o studi nel campo della medicina, utili per la profilassi e la cura dell?Aids. Inoltre sono stati perfezionati servizi di prestito di ausili sanitari a domicilio, un centro multimediale di documentazione, oltre a un?attività ?on the road? e nelle carceri. È stato inoltre prodotto del materiale informativo utile soprattutto dal punto di vista della prevenzione: come una ?Guida gay al sesso sicuro? e un opuscolo, chamato ?Tutti per mano?, rivolto in particolare ai bambini. L?associazione svolge la sua opera sul territorio lombardo, ma è stata spesso presa come punto di riferimento per le sue innovative esperienze metodologiche che sono state seguite, a livello nazionale ed estero, anche da altre organizzazioni del settore. Ottenuta nel 1989 l?iscrizione al Registro nazionale del volontariato, l?Asa si è affiliata all?Icaso e all?Eurocaso, le federazioni internazionali ed europee delle Organizzazioni Non Governative che hanno come scopo principale la lotta all?Aids. Il prossimo 27 novembre l?Asa organizzerà a Milano l?esposizione delle ?coperte dei nomi?: si tratta di pannelli di tessuto preparati e decorati da persone accomunate dal desiderio di commemorare un proprio parente. Su questi pannelli verranno riportati pensieri che cercheranno di far capire le emozioni che il ricordo di chi si è amato suscita nei propri cari. Anche a distanza di tanto tempo. Per un contatto con l?associazione è necessario telefonare dal lunedì al venerdì tra le 9 e le 19 o il sabato dalle 9 alle 14 allo 02/58107084.


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