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Uno scudo contro i dardi di Cupido

La sofferenza d’amore? La guarisce solo il lento scorrere del tempo. Magari passato ad accumulare nuove “esperienze”. Sarà vero? C’è chi dice di no

di Francesco Di Nepi

La sofferenza d?amore? La guarisce solo il lento scorrere del tempo. Magari passato ad accumulare nuove ?esperienze?. Sarà vero? C?è chi dice di no. Un esempio? Gli ideatori del ?Centro di sostegno psicoaffettivo? di Firenze. Secondo loro i rapporti amorosi, e in particolar modo le sofferenze dovute alla perdita del (presunto) grande amore, si possono spiegare. E, soprattutto, curare. Nato nel maggio del 1996, il Centro combatte, attraverso un dialogo aperto con persone competenti, la dipendenza affettiva, messaggera di malesseri troppo spesso sottovalutati. Persone competenti, si diceva. Chi sono? Tutti coloro che, avendo sperimentato sulla propria pelle il crollo emozionale che segue la perdita della persona amata, sono riusciti a guarire. E possono trasmettere la propria esperienza attraverso l?attività del Centro. Le pene del cuore, si sa, sono dure a morire. E allora, visti i numerosi contatti avuti finora dall?organizzazione, è in cantiere un altro ?pronto soccorso dell?anima? che vedrà la luce a Roma, nel mese di settembre. La terapia proposta dal Centro psicoaffettivo si basa su un concetto di base: chi si ostina ad amare qualcuno malgrado la sofferenza che deriva dal rapporto, cerca di superare le frustrazioni accumulate nel sempre più nefasto periodo dell?infanzia. Questo stato d?animo porta a non essere più in grado di riconoscere il proprio valore se questo non viene evidenziato dal proprio compagno. Se questi sono i ?pensieri pericolosi? che popolano la nostra mente nel corso delle buie giornate, attenzione: potremmo essere vittime del processo mentale chiamato dipendenza affettiva. Ne soffrono più le donne (70 per cento delle chiamate), ma anche gli uomini, con il loro 30 per cento (in rialzo), non ne sono immuni. Tutti coloro che hanno chiamato il Centro finora, si sono accorti che, nella maggior parte dei casi, la psicoterapia da sola non è sufficiente a guarire le malattie e i disagi provocati dalla dipendenza psicoaffettiva. Che può portare, oltre a un abbassamento delle difese immunitarie dovuto allo stress, l?insorgenza di sindromi molto gravi. Bulimia, anoressia, alcolismo e tossicodipendenza sono infatti patologie con le quali non è lecito scherzare. Mai. Per questo sono necessari una serie di interventi che vanno oltre la seduta psicoanalitica. Il Centro, per soddisfare questa esigenza, ha scelto di lavorare sulle emozioni, sullo sfogo delle frustrazioni e sul recupero del rispetto del proprio corpo. Il tutto alimentato anche attraverso l?aiuto di psicologi, psicoterapeuti ed esperti in metodi naturali di autoguarigione e crescita spirituale (joga, massaggio taoista). Terapie utili per respingere i pensieri ossessivi che si manifestano nella dipendenza affettiva. Tra i quali c?è il desiderio di cambiare il proprio compagno (senza riuscirci, mai), l?illusione del ?principe azzurro? e il tentativo di dare tutto all?altro nella certezza che servirà a farsi amare di più. A conferma che lo stato di ?sedotti e abbandonati? può essere disastroso anche nella vita pratica, molte esperienze mostrano che i ?cuori spezzati? manifestano anche problemi di astenia, latitante concentrazione nel lavoro e nello studio oltre a un senso di inferiorità nei confronti del partner e del mondo che li circonda. Chiunque si sia accorto di non avere la forza di rifugiarsi nel più classico (e salutare) ?chiodo scaccia chiodo?, può contattare il centralino telefonico dell?organizzazione, dove operano volontari pronti a dare sostegno con parole ?disinfettanti?. Per ferite che non smettono di bruciare. La scheda Nome Centro di sostegno psicoaffettivo Indirizzo Via Repetti 6 – 50132 Firenze Telefono 055/243974 Presidente Cristina Martella Scopo Cura della dipendenza psicologica attraverso la psicoterapia Data di nascita 1996


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