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Puglia, la Costituzione va in classe con il Festival di letteratura civile

Si intitola “Parole per la libertà – Un segno indelebile” il Festival dedicato alla letteratura civile promosso da Erf Edizioni, casa editrice di Bari. Da marzo a novembre oltre 24 comuni di Puglia e Basilicata saranno animati da incontri con autori e autrici per riflettere sui temi della Costituzione italiana. Dal diritto al lavoro alla democrazia, dalla difesa dell’ambiente all’intelligenza artificiale

di Emiliano Moccia

Il diritto al lavoro. La libertà politica e religiosa. La democrazia. L’uguaglianza, i diritti civili, la parità di genere, l’integrazione. Ma anche la difesa dell’ambiente, le nuove tecnologie e lo sviluppo sostenibile. In un’unica parola, la Costituzione italiana ed il suo carico di leggi che dal 1948, anno della sua entrata in vigore, si porta dietro per garantire i diritti inviolabili dell’uomo e richiederne anche i suoi doveri. “Parole per la libertà – Un segno indelebile” è un po’ tutto questo. Perché «visti i tempi che stiamo vivendo sia per le questioni interne del Pese sia per le questioni internazionali, riprendere dalla Costituzione italiana riteniamo che sia un elemento fondamentale per rimettere al centro dell’attenzione della politica e del vivere civile tutti quegli elementi che la Costituzione valuta e garantisce per i cittadini italiani. Diritti civili, l’ambiente, il lavoro e così via, tutti temi che necessitano un approfondimento e una conoscenza diffusa». Vito Antonio Loprieno è il presidente di Erf Edizioni, la casa editrice di Bari che promuove il Festival dedicato alla letteratura civile. Un festival itinerante, fra i Comuni di Puglia e Basilicata, con l’obiettivo di creare una rete, riportando in primo piano i temi fondanti della Costituzione italiana.

Rimettere al centro dell’attenzione della politica e del vivere civile tutti quegli elementi che la Costituzione valuta e garantisce per i cittadini italiani

Antonio Loprieno, presidente Erf Edizioni
Antonio Loprieno, in piedi, mentre presenta a Bari l’iniziativa

Da marzo a novembre, infatti, oltre 24 comuni delle due regioni saranno animati da incontri con autori e autrici che si confronteranno con studenti e cittadini per parlare della legge costituente e dei temi sensibili che contraddistinguono i nostri tempi. «Questi temi sono già affrontati dalla nostra casa editrice, ma sentivamo la necessità di organizzare un festival che coinvolgesse tanto il mondo della scuola e delle famiglie quanto la società civile per approfondire tematiche vecchie e nuove. Quando parliamo di tematiche vecchie» spiega Loprieno «facciamo riferimento a tutte le tematiche riguardanti i diritti civili, la violenza contro le donne, il bullismo e non solo. Tutti temi che ogni giorno siamo costretti a leggere negativamente sui giornali e sui cui bisogna tornare per fare un ragionamento allargato e approfondito. Poi ci sono i temi nuovi, come quello l’intelligenza artificiale e tutto quello che ne scaturirà per effetto dei nuovi lavori che emergeranno e di quei lavori che magari scompariranno. Di conseguenza, un orientamento scolastico sulle nuove professioni necessità una ulteriore discussione».

vita a sud

Particolarmente coinvolte in questo cammino verso “Parole per la libertà” saranno le scuole dei territori, che dal 2020 su disposizione dello Stato italiano sono chiamate ad introdurre 33 ore di Educazione civica. «Il festival vuole essere uno strumento che favorisce e aiuta il mondo della scuola ad affrontare questi temi attraverso i libri. Perché il festival» conclude Loprieno «è anche un’occasione di promozione della lettura che rimane un elemento fondamentale per poter migliorare il nostro essere cittadini nella società». Tanti i partner coinvolti nel festival, come la Città metropolitana di Bari, la Provincia di Matera, i Garanti dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Puglia e Basilicata, il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Puglia, Avviso Pubblico ed anche Legacoop Puglia.

«E’ un festival che mette al centro il protagonismo delle persone e abbiamo bisogno di confrontarci su delle parole che a volte ci sembra vengano messa da parte: democrazia, libertà, sono parole che ci consentono di traguardare verso una società differente rispetto a quella che leggiamo sui giornali o sui social» aggiunge Carmelo Rollo, presidente di Legacoop Puglia. «Come movimento cooperativo vogliamo sostenere tutte le iniziative che come il Festival della letteratura civile, ci consentono di immaginare ma anche di costruire un mondo differente». Il primo appuntamento si è svolto sabato presso l’I.C. Lombardi-Grimaldi a Bari affrontando con gli alunni delle classi elementari il tema della difesa dell’ambiente, grazie all’incontro con Florisa Sciannamea, che ha presentato il suo libro “Il mio nome è futuro”, per accendere un faro sulla speranza e sull’urgenza di azioni concrete per proteggere il nostro ambiente.