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Donazioni di organi: in aumento anche a maggio

I donatori segnalati sono stati 637 contro i 595 del 2000 mentre quelli effettivamente utilizzati sono stati 392 contro i 342 dell'anno precedente

di Gabriella Meroni

Donazioni in aumento in tutta Italia nei primi cinque mesi del 2001: dopo il record di aprile, in cui il nostro Paese aveva superato la media europea quanto a donazioni, anche maggio registra un trend in aumento, con un record in Sicilia. Secondo gli ultimi dati, aggiornati al 31 maggio, del Centro Nazionale Trapianti (Cnt), nell’isola sono state 28 le segnalazioni di potenziali donatori, contro i 6 dello scorso anno. Di questi, 12 sono stati effettivamente utilizzati a scopo di trapianto, contro i 5 utilizzati nello stesso periodo del 2000, con un incremento di circa il 130%. Nel resto del paese i donatori segnalati sono stati 637 contro i 595, del 2000 mentre quelli effettivamente utilizzati sono stati 392 contro i 342 dell’anno precedente. Quanto poi – si legge in una nota del ministero della Sanita’ – alla registrazione delle dichiarazioni di volonta’ dei cittadini presso le Asl (la legge prevede che ogni cittadino dichiari espressamente la propria posizione nei confronti della donazione degli organi), e’ ancora la Sicilia a registrare il maggiore aumento. Sono state 502 le dichiarazioni di volonta’ raccolte fino al 31 maggio 2001 su un totale di 8.294 in tutt’Italia. E la Sicilia si distingue anche nella percentuale delle opposizioni alla donazione, solo il 14,3%, pari a 10 punti in meno rispetto alla media nazionale del 24,19%. ”Questi dati – ha commentato Ignazio Marino, direttore dell’Ismett di Palermo al termine della riunione di ieri del Cnt – ci confortano nell’idea che il sistema in Sicilia sta funzionando meglio, e che nella nostra regione non c’e’ un’opposizione culturale alla donazione. Per questo – ha aggiunto – e’ di primaria importanza migliorare la rete delle rianimazioni”. E proprio in questo senso sta lavorando il Centro Nazionale Trapianti, incaricato tra l’altro di redigere i decreti attuativi che ancora rimangono in sospeso per la completa applicazione della normativa sui trapianti. ”Stiamo lavorando – continua Marino – perche’ venga emanato al piu’ presto dalle amministrazioni regionali un decreto che attribuisca alle rianimazioni una somma stimabile intorno ai 30 milioni di lire per ogni donatore del quale venga utilizzato almeno un organo. Crediamo infatti che la strada piu’ giusta da seguire sia quella degli incentivi e delle ricompense basati sui risultati concreti dell’attivita’ svolta”.


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