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Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria sopprime Ispettorato

L'ex responsabile Sabella si sfoga al Csm contro Tinebra e accusa: "Nelle carceri 7000 posti invisibili"

di Redazione

”Amarezza” per il trattamento subito, ma anche ”preoccupazione” per la sorte di tutto il lavoro di monitoraggio sulle carceri compiuto fino al giorno in cui il nuovo direttore del Dap Giovanni Tinebra ha deciso di sopprimere l’ufficio di cui era responsabile. Alfonso Sabella, l’ormai ex responsabile dell’Ufficio centrale dell’Ispettorato del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, si e’ sfogato davanti alla Terza commissione di palazzo dei Marescialli. Un’audizione breve, durata appena un quarto d’ora. Ufficialmente, Sabella e’ stato convocato per dare indicazioni sulla sede che il Csm dovra’ assegnargli per il suo rientro in magistratura, probabilmente a Roma, come da lui chiesto. Ma l’audizione e’ stata inevitabilmente anche l’occasione per ribadire di persona quanto denunciato nella lettera inviata prima di Natale ai consiglieri, aggiungendo anche di aver subito con ”amarezza” anche i contrasti avuti durante il G8 di Genova. Quindi, ha segnalato ancora una volta l’illegittimita’ del provvedimento firmato da Tinebra, che lo ha ”costretto” a lasciare l’ufficio che ”non c’e’ piu”’, subendo anche una ”mortificazione funzionale” (”e’ impossibile -ha spiegato Sabella ai consiglieri-restare in un ufficio dove ho perso prestigio professionale”). Ma soprattutto, ha avvertito, quella decisione rischia di compromettere, se non addirittura di vanificare, tutto il lavoro di monitoraggio. A cominciare da quello sui tentativi di ‘dissociazione’ da parte di alcuni boss mafiosi sottoposti al regime del ‘carcere duro’. Un rischio ”altissimo”, ha avvertito Sabella. Il quale ha anche ripetuto che nelle carceri italiani ci sono tantissimi posti disponibili, ma non utilizzati: ”7.000 posti nascosti”, ha spiegato. Aspetti che pero’ non sono stati approfonditi durante l’audizione di stamattina. Gli atti infatti dovrebbero essere trasmessi ad un’altra commissione del Csm, la decima, che si occupa proprio di criminalita’ organizzata e che da tempo ha gia’ aperto una pratica sul fenomeno della ‘dissociazione’. E non e’ escluso che Sabella venga convocato di nuovo a palazzo dei Marescialli.


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