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Accampamenti in maremma

da 14 anni, legambiente propone un meeting nel cuore del parco. politica e ambiente incontrano la musica, la cucina bio e i prodotti tipici.In mezzo al verde

di Giampaolo Cerri

I primissimi volevano coniugare l?impegno ambientalista e la capacità di stare insieme, di divertirsi, di aggregare». Così Angelo Gentili, uno dei pionieri di Festambiente, racconta il pubblico di questo appuntamento agostano. L?ecomeeting estivo di Legambiente, che si tiene a Ripescia, in provincia di Grosseto e che è giunto alla XIV edizione, nacque così, nell?89, da un gruppo di militanti del Cigno, cementati dalle lotte contro la centrale nucleare della vicina Montalto di Castro e dalle spedizioni a Chernobyl. «Tanti giovani e un diffuso spontaneismo», racconta Gentili, «canti e balli, schitarrate nella notte, campeggio nel verde e grandi dibatti». Un successo crescente, che negli anni ha portato alla Festambiente, come quella che si potrà vedere dal 9 al 25 agosto, nel Parco della Maremma: ampia, con idee e programmi per tutti, attrezzata in maniera professionale. «Di quelle prime edizioni è rimasta però la voglia di realizzare un sogno nel cassetto», assicura Gentili, «costruire una cittadella della sostenibilità e dell?ambiente, che avesse nella sua costituzione il rispetto della natura e dell?uomo». Se oggi non è più possibile campeggiare all?interno della festa, ampie possibilità di soggiorno a prezzi contenuti sono offerte dai numerosi camping della costa. «Il pubblico qui è molto cambiato», dicono a Festambiente, «ai giovani della prima ora, che sono andati aumentando, si sono aggiunte le famiglie». Gente che programma la vacanza a Talamone, per fare un salto ogni sera alla kermesse ambientalista. Cosa che ha costretto gli organizzatori a dedicare ai bambini un?area intera della festa. Famiglie che ritrovano nel verde del Parco la voglia di misurarsi con i temi dell?impegno senza disdegnare la buona cucina del ristorante biologico. «La festa è un luogo in cui le passioni prendono forma, trasformandosi poi in campagne vere e proprie», dice Gentili. È stato così quando, in una calda estate di alcuni anni fa, si è cominciato a parlare della chiusura delle spiagge, operata dai vip dell?Argentario, e che «grazie anche al dibattito di Ripescia è diventata una campagna nazionale». Gentili ricorda una drammatica edizione del ?93, l?estate delle stragi di mafia. «Avevamo invitato da tempo sia Falcone che Borsellino», ricorda, «e dopo la loro uccisione, invitammo Caponnetto, che lanciò dal palco un commovente appello a un nuovo impegno». Ma chi percorra il lungo viale di pini che porta dalla statale alla magnifica terrazza verde, dove si svolge la festa, si tuffa anche in un momento di grande musica e di buoni sapori. In crescita, di edizione in edizione, lo spazio dedicato alla gastronomia tipica e ai prodotti bio. «Ogni anno allestiamo una gara riservata a vini bio», ricorda Gentili, mentre all?Ecomarket, trionfano i prodotti del commercio equo e dalla medicina naturale. Il tutto in uno scenario naturale mozzafiato: pini, querce, olivi – la macchia mediterranea più bella della costa- mentre dai punti più alti della festa si può vedere la linea del Tirreno, di lì a pochi chilometri. E quanto si alza il Libeccio, se ne sente distintamente il profumo. Per arrivare al Centro di educazione ambientale di Ripescia, sede della festa, si deve percorrere la Statale 1 Aurelia-E80. Fra Orbetello e Grosseto, al chilometro 174, si deve uscire e proseguire in direzione Enaoli. Giampaolo Cerri Info: www.festambiente.it E FRANCESCO DECISE DI RESTARE Di Festambiente ci si può anche innamorare. Come ha fatto Francesco, 26 anni, siciliano trapiantato a Milano. Nel 98 ci passa 17 giorni, è obiettore presso un?associazione. Tre anni dopo, ci torna da turista. Colpo di fulmine: molla una società di impianti elettrici che aveva messo su con il fratello e va a lavorare a Festambiente. «Le persone e gli ideali mi


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