Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Leggi & Norme

Ecolex

Edilizia selvaggia, ecco dove non si pu

di Redazione

Come comportarsi se si vuole o si deve realizzare un progetto territoriale su un?area di rilevante interesse ambientale? La Comunità europea ha stabilito un criterio, quello della valutazione di incidenza ambientale, pienamente recepito anche dall?Italia. Ecco di che cosa si tratta e come rispettarlo. La Direttiva 92/43/Cee, definita comunemente ?direttiva habitat?, ha l?obiettivo di «contribuire a salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo». Pertanto l?articolo 6, comma 3, della direttiva introduce la valutazione di incidenza ambientale, sottolineando che «qualsiasi piano o progetto non direttamente connesso e necessario alla gestione del sito, ma che possa avere incidenze significative su tale sito (…) forma oggetto di una opportuna valutazione dell?incidenza che ha sul sito, tenendo conto degli obiettivi di conservazione del medesimo». Viene inoltre ribadito che le autorità nazionali competenti danno il loro accordo su tale piano o progetto soltanto dopo aver avuto la certezza inconfutabile che esso non pregiudicherà l’integrità del sito interessato. Lo stesso articolo obbliga gli Stati membri a contribuire alla conservazione e valorizzazione della biodiversità attraverso il mantenimento dei Siti di interesse comunitario (Sic), identificati in un elenco, definendo le modalità per la gestione di tali Siti. L?Italia ha recepito la direttiva habitat attraverso il Dpr n. 357/97, e ha fornito l?elenco dei Sic e delle zone di protezione speciali attraverso il Decreto del ministero dell?Ambiente del 3/4/00. Nell?articolo 5 del Dpr viene sottolineato che nella pianificazione territoriale si deve tenere conto della valenza naturalistico-ambientale dei Sic ed a tale proposito, quindi, viene introdotta la valutazione di incidenza ambientale, il cui obiettivo è evitare che vengano approvati strumenti di gestione delle trasformazioni territoriali in conflitto con le necessità ed esigenze della conservazione degli habitat e delle specie presenti nei Sic. I proponenti di piani territoriali, urbanistici e di settore presentano quindi al ministero dell’Ambiente, nel caso di piani a rilevanza nazionale, o alle Regioni, nel caso di piani a rilevanza regionale o provinciale, una relazione documentata per individuare e valutare i principali effetti che il piano può avere sul Sic. Per quanto riguarda gli aspetti procedurali le autorità effettuano la Valutazione di incidenza ambientale dei piani o dei progetti che insistono sui Sic, entro 90 giorni dal ricevimento della relazione di incidenza ambientale, accertando che non ne pregiudicano l’integrità. L’autorità competente al rilascio dell’approvazione definitiva del piano o del progetto acquisisce preventivamente la valutazione di incidenza ambientale; qualora, nonostante le conclusioni negative della valutazione di incidenza ambientale, il piano debba essere realizzato per motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, le amministrazioni adottano ogni misura compensativa necessaria per garantire la coerenza globale della rete ?Natura 2000? e ne danno comunicazione al Ministero dell’Ambiente. Qualora nei siti interessati ricadono tipi di habitat naturali e specie prioritari, il piano o il progetto di cui sia stata valutata l’incidenza negativa sul Sito di importanza comunitaria, può essere realizzato soltanto con riferimento ad esigenze connesse con la salute dell’uomo e la sicurezza pubblica o con esigenze di primaria importanza per l’ambiente, ovvero per altri motivi imperativi di rilevante interesse pubblico.

Andrea Sillani Cons. Naz. WWF Italia, vice-direttore Dirittoambiente


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA