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Le proposte di Lilliput Cambia benzina, spegni la guerra

Fare la pace. Sei campagne da sostenere Boicottaggio della Esso, la multinazionale che più soffia sul conflitto. Scrivere ai parlamentari del proprio collegio per chiedere di rispondere a tre domand

di Redazione

Fare la pace. Sei campagne da sostenere Boicottaggio della Esso, la multinazionale che più soffia sul conflitto. Scrivere ai parlamentari del proprio collegio per chiedere di rispondere a tre domande semplici semplici Le proposte di Lilliput Cambia benzina,spegni la guerra «Ogni lotta per la giustizia passa per la prova di cinque tappe: l?indifferenza, il ridicolo, la calunnia, la repressione, il rispetto». Gandhi Ora che fare? È questa la domanda che torna più frequente in un bel documento steso dal Gruppo di lavoro tematico ?Nonviolenza e conflitti? della Rete di Lilliput. «Come sfruttare l?incredibile carica energetica donataci dall?aver vissuto questa storica giornata per la pace?». Per rispondere in modo propositivo e costruttivo, Lilliput ha indicato alcune strade percorribili per mantenere vivo un obiettivo che tanti consensi ha raccolto. La guerra infatti comincia nella quotidianità, laddove i nostri comportamenti culturali o concreti ne facilitano, anche inconsapevolmente la corsa. Dice il documento di Lilliput: «Siamo convinti che solo attraverso la lenta via del dialogo e della riconciliazione si possano cambiare le cose in questo mondo». Un dialogo fatto di parole e gesti concreti. Come questi, per esempio. Stop esso war www.stopessowar.org Dobbiamo continuare a evidenziare la connessione tra guerra e petrolio, che mai come in questo conflitto è evidente, essendo l?Iraq il secondo produttore al mondo di petrolio. Proprio per questo motivo Rete Lilliput ha deciso di essere promotrice (assieme a Greenpeace, Bilanci di giustizia, Centro nuovo modello di sviluppo e Botteghe per il commercio equo e solidale) della campagna StopEssoWar, invitando i consumatori a non rifornirsi più alla Esso. Sarà proprio la multinazionale americana, infatti, a fornire il carburante all?esercito americano. La fornitura comprende anche l?approvvigionamento alle basi italiane continentali (tra cui Vicenza, Camp Darby, Napoli ) e insulari (Sicilia, La Maddalena, ecc). La Esso sarà la compagnia che più di altre trarrà profitti dalla conquista dell?Iraq e dei suoi pozzi petroliferi. Vogliamo provare a mettere in rete le varie iniziative e esperienze, interne ed esterne a Lilliput, per provare anche (grazie ai contributi del Glt Impronta ecologica e solidale) a formulare delle proposte concrete sull?utilizzo di energia alternativa al petrolio. Referente per Rete Lilliput: Enrico Pezza enricopezza@libero.it Pace da tutti i Balconi! www.banieredipace.org Tramite un piccolo gesto, rendere visibile il nostro dissenso alla logica militarista. Enorme successo e impatto in tutta Italia. Quando, partendo dall?idea di alcune/i di noi, un semplice gesto individuale di opposizione alla guerra diventa un?azione collettiva!! Referenti per Rete Lilliput: Massimiliano Pilati glt-nonviolenza@retelilliput.org, Tiziano Tissino t.tissino@itaca.coopsoc.it, Lula Mucci lucasmtm@virgilio.it e Nicoletta Landi nlandi26@libero.it Scelgo la nonviolenza www.retelilliput.org/scelgolanonviolenza.asp La campagna si articola su due punti: 1. Una dichiarazione di obiezione di coscienza nella quale ci si dissocia dalla politica di difesa del nostro Paese e dalla Nato, evidenziando l?incostituzionalità, l?immoralità intrinseca di scelte aggressive e la funzionalità al sistema economico di rapina nel confronti dei Paesi impoveriti del Sud del mondo; con essa, che inviamo al Capo dello Stato, in quanto massima autorità della Repubblica e al presidente del Consiglio, ci dichiariamo obiettori di coscienza alla guerra e alla sua preparazione: ci dichiariamo pertanto indisponibili a essere reclutati per la preparazione o per l?attuazione di una guerra. 2. Per dare un segnale positivo, costruttivo, di ricerca di alternative alla guerra, aggiungiamo una dichiarazione di opzione per la nonviolenza attiva che si concretizzi attraverso l?assunzione di impegni nel campo della formazione ed educazione alla pace, partecipazione e/o sostegno a iniziative di alternativa alla guerra come risoluzione dei conflitti: nella guida a questa ?obiezione del cittadino? indichiamo una serie di esempi dove forze, tutte basate sul volontariato, con risorse insignificanti se paragonate a quelle destinate ai militari, hanno tentato degli interventi in zone di conflitti. Referente per Rete Lilliput: Luciano Capitini www.scelgolanonviolenza@retelilliput.org Campagna 185 + network sul disarmo www.vita.it www.retelilliput.org La campagna contro la riforma della legge 185 (oltre 14mila firme su www.vita.it), riforma che stravolge l?attuale normativa sul commercio di armi pesanti, prosegue con l?ipotesi di costituire un network italiano (collegato con analoghi organismi europei) sulla tematica degli armamenti. Le risorse della Rete che già si sono impegnate nella campagna vogliono continuare a seguire questo percorso e hanno ricevuto mandato dall?assemblea di Vico Equense per poterlo fare. Referente per Rete Lilliput: Riccardo Troisi riccardo.troisi@libero.itr.bagnato@vita.it”>Riccardo Bagnato r.bagnato@vita.it Fuori la Guerra dall?Europa La Convenzione permanente di donne contro le guerre lancia una raccolta di firme e una campagna di informazione affinché nella nuova Costituzione europea venga inserito questo articolo. Vi invitiamo a firmare e far firmare. Tutte le firme saranno aggiornate ogni giorno al sito di Marea, www.marea.it «Art. 1. I popoli dell?Unione europea stipulano la presente Costituzione per fare dell?Europa un?area e un soggetto attivo di pace e costruire un futuro comune. L?Unione si fonda sui valori indivisibili e universali della pace, della dignità umana, della libertà, dell?eguaglianza, della solidarietà e dell?accoglienza nella valorizzazione di tutte le differenze, in particolare di quella di genere. L?Unione europea ripudia la guerra come strumento per la risoluzione delle controversie internazionali; opererà attivamente a una riforma democratica della organizzazione delle Nazioni Unite attribuendole, a parità di condizioni con gli altri Stati, i poteri necessari affinché possa assicurare la pace, la giustizia internazionale e il rispetto delle risorse naturali del pianeta, nonché la libera circolazione delle persone, anche di quelle che vivono fuori dai confini europei». Referenti per Rete Lilliput: Monica Lanfranco mochena@tn.village.it, Deborah Lucchetti d_lucchetti@virgilio.it Chiedi un voto di pace www.retelilliput.it Campagna di pressione sui parlamentari. Il 70% degli italiani è contro la guerra preventiva annunciata dagli Stati Uniti contro l?Iraq. Per favorire un?opposizione civile ed efficace al conflitto, Rete Lilliput lancia una petizione online per raggiungere i parlamentari italiani con un appello a favore della pace. Dal sito www.retelilliput.org, grazie a un sistema ideato appositamente dai tecnici lillipuziani, è possibile per i cittadini italiani spedire al parlamentare del proprio collegio un messaggio contro la guerra. All?interno dell?appello vengono rivolte tre esplicite domande all?onorevole di turno: a) Quali iniziative ha assunto o intende assumere per prevenire questa catastrofe? b) è favorevole o contrario alla guerra contro l?Iraq? c) è favorevole o contrario al coinvolgimento dell?Italia nella guerra contro l?Iraq, anche attraverso un coinvolgimento indiretto (concessione delle basi e dello spazio aereo)? Con questo appello Rete Lilliput invita i cittadini a effettuare pressione presso i deputati e i senatori affinché le istituzioni parlamentari, in quanto rappresentanti della popolazione italiana, agiscano responsabilmente in accordo con il diffuso rifiuto della guerra. Referente per Rete Lilliput: Riccardo Troisi riccardo.troisi@libero.it


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