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Giovanardi: “La lettera a don Mazzi è un fatto privato”

Il ministro interpellato da Vita.it in seguito alle accuse al fondatore di Exodus dice: "Non mi metto a polemizzare pubblicamente con un sacerdote"

di Redazione

“Non confermo, nè smetisco”, così il ministro per i rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi in una comunicazione con Vita.it commenta lo scambio di lettere con il fondatore di Exodus don Mazzi che l’esponente dell’Udc aveva definito “un cattivo maestro”. “La mia era una lettera privata succesiva ad una missiva in cui don Mazzi con espressioni di sorprendente durezza mi annunciava la sua assenza alla Conferenza nazionale sulle dipendenze di Palermo. Un appuntamento, ricordo, che si deve tenere per legge”. Quanto all’accusa rivolta al prelato Giovanardi dice: “Non aggiungo che tolgo nulla rispetto a quello che ho già scritto: le miei opinioni le ho già espresse. Trovo in ogni caso fuori luogo che un fatto privato venga strumentalmente dato in pasto agli organi di stampa. Nel merito delle stragi del sabato sera sono pronto ad ogni tipo di confronto con don Mazzi e con chiunque altro sia sui numeri che sulle strategie di azione. La porta è aperta a tutti.”


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