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Conferenza Fao: allarme sovranità alimentare

Aperta dal Direttore Generale Diouf la conferenza Fao a Riga: l'allarme del Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare.

di Redazione

Oggi si è aperta a Riga la 25ª Conferenza Regionale della Fao per l?Europa con l?intervento del direttore generale Fao Jacques Diouf. I dati riportati da Diouf nella sua relazione questa mattina sono allarmanti: ?854 milioni di persone soffrono ancora oggi la fame nel mondo dei quali 820 milioni nei paesi poveri, 25 nei cosiddetti Paesi in transizione e 9 in quelli industrializzati?. Ma ancora più eclatante il dato della Fao per il quale mentre nella prima metà degli anni ?90 il numero di persone malnutrito era calato di 26 milioni di unità, nella seconda metà degli anni ?90 le persone che soffrono la malnutrizione è risalito di 23 milioni di unità, praticamente annullando i pochi risultati ottenuti nei 5 anni precedenti e drammaticamente distanti da quelli fissati con la Dichiarazione del Millennio approvata dall?assemblea delle Nazioni Unite nel 2000. ?Stupefacente il fatto, e occorre che i Governi ? sottolinea Sergio Marelli, presidente del Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare, presente a Riga – la Fao e le organizzazioni internazionali riflettano a fondo sul fatto che per quanto concerne l?Europa la maggior concentrazione del fenomeno della fame e della malnutrizione sta nei Balcani e nei Paesi ex Unione Sovietica dove la maggioranza della popolazione povera vive di agricoltura e dove l?agricoltura resta una delle maggiori componenti del PIL”.   Altro dato importante riportato da Diouf ?sebbene nel 2004 le esportazioni agricole dall?Europa abbiano raggiunto 307 miliardi di dollari (+ 17% rispetto al 2003) la bilancia commerciale dell?Europa resta negativa (23 miliardi di dollari di passivo) visto che le importazioni sono cresciute del 16%?.   ?Questi dati ci portano chiaramente a giudicare come assolutamente insufficiente ? afferma Marelli – e per certi versi negativa (come dimostrato non solo dal punto di vista sociale ma anche da quello economico) la soluzione che continuamente viene proposta dagli Stati membri e della stessa Fao, cioè quella di puntare su un modello di sviluppo agricolo orientato alla produzione di prodotti diretti alle esportazione. Sostenere questo modello attraverso il rafforzamento delle capacità di accesso al mercato per gli agricoltori dei Paesi poveri non basta. Ciò di cui c?è bisogno è una decisa inversione di rotta con la quale sostenere le agricolture delle piccole produzioni a livello familiare per il loro ruolo che hanno nella promozione di un modello di produzione sostenibile e compatibile, per il loro ruolo sociale e di conservazione delle risorse naturali e ancor più nel raggiungimento dell?obiettivo di Sviluppo del Millennio di dimezzare la povertà e la fame entro il 2015 e garantire a tutti il diritto al cibo in quantità e qualità adeguate?.   ?La riforma della Fao, punto di discussione della Conferenza ? continua Marelli – deve di conseguenza essere fortemente orientata a questa finalità. L?efficienza e l?efficacia invocata dagli Stati membri che hanno portato il Direttore a presentare un progetto di riforma oggi in discussione tra i Governi sono richieste giuste, da noi condivise, ma a condizione che siano dirette e applicate a vantaggio di tutte le persone in particolare dei piccoli agricoltori poveri dei Paesi in via di sviluppo?.   ?Per questo noi chiediamo con forza che, – conclude Marelli – come proposto dal presidente del consiglio indipendente voluto dalla Fao per una valutazione estesa delle attività della Fao sulla quale basare la riforma da approvare nei prossimi mesi, gli Stati membri adottino le ?Linee Guida per il diritto al cibo? come strumento e impegno concreto necessario per la tutela dei diritti fondamentali di ogni persona a partire da quello del diritto al cibo e alla sovranità alimentare di ogni popolazione?. Questi temi saranno al centro del mese di mobilitazione del Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare (17 settembre ? 18 ottobre) programmato in occasione dello Special forum Fao previsto dal 18 al 20 settembre 2006 a 10 anni di distanza dal Summit Mondiale sull?alimentazione del 1996.


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